Ara Pacis, via il muretto. Il sottopasso non si farà

L’Ara Pacis ritorna al centro dell’attenzione: dopo tante polemiche e contestazioni, il sottopasso per pedonalizzare una parte del Lungotevere, con relativo parcheggio, non si farà. A frenare il percorso del sottovia, spiega il sindaco Gianni Alemanno, sono stati dieci grandi platani che dovrebbero essere abbattuti per permettere la sua costruzione e la decisione di Roma Capitale di non procedere all’aggiudicazione della gara, in quanto nessuno dei progetti presentati è conforme al progetto preliminare predisposto dall’ ufficio Città Storica e posto a base di gara. «In particolare – continua il sindaco – tutti gli elaborati grafici presentati dalle imprese prevedono ingresso e uscita del parcheggio su via di Ripetta e non su via Federico di Savoia, come previsto nel progetto a base di gara e come prescritto dalla sovrintendenza».

Un vecchio progetto. L’idea era, in verità, partita dall’amministrazione Veltroni già nel 2006, con un progetto elaborato dall’architetto Francesco Cellini che si basa su una grande scalea che congiunge i due lati della piazza (quello verso il Corso e l’altro verso l’Ara Pacis). Intervento che la giunta Alemanno, nonostante la volontà di “scardinare”la Roma veltroniana, ha confermato e voluto portare avanti. Fino ad oggi.Niente tunnel, quindi, ma «un nuovo progetto di ricucitura tra la teca di Meier, il monumento e piazza Augusto Imperatore – ha annunciato Alemanno – un progetto condiviso ma che avrà comunque un notevole significato di trasformazione di quell’ area».

Gli interventi principali. L’aspetto principale riguarderebbe il muro della «Fontana del navigante» dell’Ara Pacis, che viene ridimensionato per consentire un impatto minore sulla piazza e liberare la vista delle chiese di San Girolamo e di San Rocco. L’inizio dei lavori è previsto per ottobre e la fine del cantiere a inizio 2013, per una spesa complessiva di 1,4 milioni di euro.

Il no dal Comitato dai residenti. I cittadini di Roma esprimono tutto il loro dissenso verso quest’opera che, secondo le associazioni ambientaliste e i comitati, verrebbe a costare troppo. I residenti minacciano, inoltre, un esposto alla Corte dei Conti per 1,4 milioni di euro spesi per il trasloco della fontana e per la mancata realizzazione del sottopasso.

Claudia Nardi