Arezzo, uccide il padredavanti alla porta di casa poi la chiamata al 112

L'agguato al rientro del genitore ancora ignote le cause del gesto

Poco dopo la mezzanotte di domenica un diciottenne in provincia di Arezzo ha ucciso il padre sparandogli con una doppietta da caccia regolarmente denunciata. Subito dopo ha chiamato il 112 e si è costituito.  È successo in una villetta alle porte di Lucignano, in provincia di Arezzo, a causa di un violento diverbio.  

Secondo le prima ricostruzioni, qualche ora prima fra i due era scoppiata una violenta lite. Intorno alla mezzanotte, poi, il figlio ha atteso che genitore rientrasse, ha aspettato che salisse sul terrazzo e quando ha sentito aprire la porta è uscito e gli ha sparato.

Il ragazzo viveva con il padre dopo la separazione dei genitori, e con lui lavorava nell’officina sotto casa.  I militari di Cortona che sono intervenuti con i carabinieri e con il 118 hanno riportato che da molti anni si protraevano dissidi familiari. I carabinieri sono dell’avviso che si sia trattato di un delitto d’impeto, il cui fattore scatenante è ancora da accertare. 

Il sostituto procuratore Laura Taddei, accorsa con le forze dell’ordine, non tralascia alcuna ipotesi. Il giovane dopo l’interrogatorio in caserma è stato portato in carcere.

Massimiliano Venturini

Collabora dal 2006 con Radio Popolare Verona come conduttore di Impulse Jazz. In parallelo studia le potenzialità del mezzo radiofonico ideando e conducendo Rumori D’Ambiente e Linea di Confine. Nel 2016 entra a far parte della redazione giornalistica per la stessa emittente.