E’ bufera in casa Atac e non per lo sciopero previsto per venerdì 2 ottobre. A scatenare la tempesta sono state le dimissioni dei vertici della municipalizzata capitolina. L’azienda per la mobilità di Roma capitale, infatti, è ora senza il direttore generale Francesco Micheli, e dalla prossima assemblea dei soci prevista il 15 ottobre in prima convocazione e il 22 in seconda, sarà senza l’amministratore delegato Danilo Broggi.
“Un mandato senza gli strumenti”, ha dichiarato Micheli e a proposito del Sindaco Marino ha aggiunto, “un uomo dotato di buona volontà e assolutamente in buona fede, ma Roma Capitale non è solo il sindaco. E’ un’entità molto più complessa: idee, orientamenti, lobby. L’Atac era un’azienda che andava lasciata tranquilla dopo 15 anni di cattiva gestione e di malaffare, invece tutti hanno voluto metterci il naso”.
A chi ipotizza che le dimissioni del dg siano dovute allo scontro con l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito sul bando per la fornitura dei nuovi bus, Micheli risponde “sarebbe molto riduttivo”.
Secca la risposta del Pd, “si provvederà in tempi celeri a capire bene la situazione e poi a rinnovare il management – ha dichiarato Fabrizio Panecaldo, capogruppo del Pd capitolino e coordinatore della maggioranza – Le dimissioni di Micheli le abbiamo lette sulle agenzie, non abbiamo avuto neanche il tempo di commentarle e mi dispiace molto. La notizia l’abbiamo letta da un comunicato di un senatore. E’ un po’ pittoresco leggere cosi’ decisioni che riguardano dirigenti e manager dell’amministrazione”.
Cesare Bifulco
