Banda di bulli schiavizza un gruppo di coetanei. Sei giovani arrestati a Roma

Sono sei i ragazzi – un maggiorenne italiano e cinque minorenni figli di stranieri – arrestati dai carabinieri della Stazione Roma Piazza Bologna. Accusati di bullismo, per anni, hanno terrorizzato i rampolli della “Roma bene”con continue minacce e maltrattamenti. In alcuni casi costringevano le loro vittime a rubare nelle case dei propri genitori. Attraverso intimidazioni anche su Facebook, i bulli avevano ridotto le loro vittime in una condizione di completo asservimento.
La banda intimidiva e picchiava chi non dava loro i soldi: chiedevano dai 100 ai 300 euro ogni volta più telefonini, profumi, bracciali in oro, scarpe, giubbotti, cinture e altri oggetti griffati o di valore.
Violenza e minacce
. Un ragazzino, in un’occasione, è stato obbligato a rubare due braccialetti dalla cassaforte che i genitori tenevano in casa e a consegnarli agli aguzzini. Le vittime si comportavano come dei veri e propri servi, eseguivano qualsiasi loro ordine, come ad esempio accompagnarli dove e quando volevano, comprare da bere e da mangiare per i loro bisogni. La gang umiliava le sue vittime assoggettandole a subire altre violenze fisiche e psicologiche, ingiurie, soprusi e vessazioni di ogni tipo nel timore di poter subire conseguenze ancora più gravi. In diverse, occasioni sono stati fatti filmati dei pestaggi, con i malcapitati costretti ad affermare in video che non valevano nulla. Questi comportamenti hanno prodotto una condizione di soggezione talmente profonda da protrarsi per anni, interrotta solo dalla decisione di presentare denuncia ai carabinieri.
Un fenomeno preoccupante
. Una recente ricerca del Centro europeo per l’educazione denuncia che, rispetto ai comportamenti violenti quali il vandalismo, oltre il 70% di un campione di adolescenti ha confessato di aver praticato atti di bullismo, mentre un’altra indagine di IPSOS – per Save the Children emergecomeil – dice che il 72% degli adolescenti e giovanissimi italiani lo avverte come il fenomeno sociale più pericoloso del proprio tempo e che almeno 4 ragazzi su 10 siano stati testimoni di atti di bullismo da parte di coetanei.Gli aspri sentieri di minori e adolescenti, il disagio sociale e l’inadeguatezza di risorse educative e pedagogiche, sarebbero alla base di un tale fenomeno “moderno” che tenta di radicarsi sempre di più all’interno di spazi ritenuti sicuri come le scuole.

 Mariangela Cossu