epa06060605 Material engineer, Irving Fernandez, from the Benemerita Autonomous University of Puebla (BUAP), calibrates a 3D printer to start the process of its prototype, made of a polymer that has the purpose of regenerating bone tissue, in the materials laboratory of the Faculty of Chemical Engineering, in Puebla, Mexico, 01 June 2017. Three Mexican students designed a synthetic material capable of regenerating bones within structures generated by a 3D printer, from a mathematical model that depicts how the cells act to generate bone tissue. EPA/Hugo Ortuno

Biostampante 3D produrràcellule per testarefarmaci anticancro

Si potranno sperimentare numerose cure strumento importante per studio tumori

Un’innovazione australiana nella stampa tridimensionale può offrire nuovi strumenti nella lotta contro il cancro. Infatti, la giovane start-up Inventia ha creato una biostampante 3D, chiamata Rastrum, che può produrre cellule umane a ritmo rapido, consentendo di coltivare rapidamente tumori realistici per testare farmaci anticancro. Questa stampante emula la tecnologia a gettito d’inchiostro per produrre cellule e può allo stesso tempo condurre una serie di esperimenti. “Uno dei commenti che abbiamo avuto da un ricercatore è che ha potuto produrre più modelli di cellule con Rastrum in poche settimane, di quanti ne aveva prodotti in precedenza”, ha detto alla radio nazionale Abc il funzionario operativo capo della Inventia, Cameron Ferris. “Noi speriamo che questo darà forte impulso alla ricerca sul cancro”, ha aggiunto.
“Rastrum – ha detto l’esperta Kaylene Simpson – è una svolta per noi che operiamo nella scienza basata sulle scoperte, ora potremo sperimentare migliaia di farmaci”

Andrea Murgia

Nato a Palermo l’8 aprile 1993, ho una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e adesso ho iniziato il Master biennale in Giornalismo alla Lumsa. Amo lo sport, in particolare calcio e motori, e la musica rock e metal.