HomePolitica Bonus 600 euro, ieri caos sul sito Inps, ora accessi a turno. Il governo: i soldi ci sono

La giornata nera dell'Inps
per il bonus autonomi
da oggi accessi a turno

Registrate delle violazioni alla privacy

Tridico: "Sotto attacco dagli hacker"

di Giulio Seminara02 Aprile 2020
02 Aprile 2020

Per milioni di italiani il primo giorno utile per chiedere all’Inps l’indennizzo di 600 euro per il Coronavirus è stato un incubo, tra blackout, attacchi hacker e violazioni della privacy. E da oggi finestre di accesso separate sul portale dell’Inps, la macchina operativa della vicenda, per patronati e cittadini, nel tentativo di non intasare il sito e provocare un altro crash del sistema.

Ieri il flusso di domande, con alla base una platea di quasi cinque milioni di lavoratori autonomi candidati a ottenere l’indennizzo, già alle 8 e 30 del mattino si attestava sulla media di 100 invii al secondo, con picchi di 300 richieste, una quantità straripante. Per il presidente dell’Inps Pasquale Tridico le domande per il bonus ieri sono state 339.000. Oltre il sovraccarico di richieste, il sito dell’Inps ha subito svariati attacchi hacker, stando a Tridico, costringendo gli operatori a sospendere il portale fino al pomeriggio, aumentando la confusione e la frustrazione delle tante partite Iva che invano provavano a collegarsi. Solo in serata è ripreso il servizio, e non senza inconvenienti tecnici.

Tra questi i problemi legati alla privacy, con molti utenti che, dopo l’iscrizione, si sono ritrovati collegati a profili di altri richiedenti, generando una sorta di scambio di persona. Mentre i dati personali di molti utenti, inclusi vari riferimenti economici, risultavano pubblici, in bella mostra sul portale. Sulla vicenda è intervenuto il garante per la privacy, Antonello Soro: “Questo data breach è un fatto gravissimo”. Per questo, secondo il leader leghista Matteo Salvini, “qualcuno dovrebbe dimettersi”.

La ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone stamattina ha provato a rassicurare tutti i richiedenti, invocando un allentamento della presa sul portale: “I 600 euro di bonus ci sono per tutti e saranno erogati dal 15 aprile. Inutile la corsa al click”. Sulla stessa linea anche la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo: “Il sito è stato messo in sicurezza e le risorse bastano per tutti, ci si può collegare con tranquillità”. Per la ministra le domande accolte sono già “più di 500.000”. Catalfo ha inoltre ipotizzato l’istituzione di un reddito d’emergenza a vantaggio di chi finora non ha avuto indennizzi e non gode di cassa integrazione o reddito di cittadinanza.

Dopo il caos di ieri l’Inps ha provato a razionalizzare l’ingente carico di domande per il bonus, istituendo accessi separati, tramite turnazioni: dalle 8 alle 16 possono collegarsi soltanto i patronati e i consulenti del lavoro, delegati a trattare le domande di cassa integrazione per le aziende, mentre i cittadini possono accedere dalle 16 a mezzanotte. Nella giornata di oggi il servizio sembra procedere, sebbene a rilento.

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