Campione verso il fallimentoIl casinò risulta insolventecon il Comune che lo ospita

L'istanza firmata dalla Procura di Como Continua la crisi per le case da gioco

È un periodo sfortunato per il gioco d’azzardo legale. L’ultimo caso fa riferimento a Campione d’Italia, dove la Procura di Como ha chiesto il fallimento per insolvenza. L’istanza nasce da un’inchiesta partita a fine novembre in seguito alla denuncia del sindaco dell’exclave Roberto Salmoiraghi.

A giugno il primo cittadino aveva segnalato il grave stato della casa di gioco. Nel 2017 il casinò non ha corrisposto al comune oltre trenta milioni di franchi, quasi 25 milioni di euro. Campione d’Italia è infatti socio unico della società di gestione, la quale, oltre a gestire le cifre, deve anche versarle all’ente pubblico. Dalla denuncia di Salmoiraghi sono poi partite le perquisizioni del Nucleo di polizia Tributaria della Guardia di finanza di Como. Ora l’ipotesi di reato del sostituto procuratore Pasquale Addesso è di peculato.Un duro colpo per l’economia del paese: i 2000 abitanti vivono grazie al giro d’affari del gioco d’azzardo legale. La crisi era comunque nell’aria: nell’ultimo anno si sono registrati 40.000 ingressi in meno. Un trend negativo che continua a crescere.

Non solo Campione d’Italia la crisi colpisce tutta l’Italia. Nel Paese sono presenti altre tre case da gioco: il casinò di Venezia, il casinò di Sanremo, in Liguria, e l’ex Casinò de la Vallée di Saint-Vincent, in Valle d’Aosta. Nel 2017 tutte le case hanno chiuso in perdita. Basti pensare che il risultato migliore l’ha avuto Sanremo con il suo 0,4% in meno rispetto all’anno precedente. In grave dissesto finanziario si trova anche il casinò di de la Vallée: il fatturato è passato dai 125 milioni nel 2003 ai 60 del 2016.

Tra le cause che hanno messo in ginocchio i casinò italiani emerge il successo in questi ultimi anni del gioco d’azzardo online, ma anche l’aumento di popolarità di giochi come i gratta e vinci e il Superenalotto.

 

 

 

 

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.