Sgombero Casamonicaarrivano le ruspead abbattere prima villetta

Virginia Raggi presente all'operazione In visita anche il premier Conte

È cominciata la demolizione della prima tra le otto villette abusive, di proprietà del clan dei Casamonica, che dovranno essere abbattute. La sindaca di Roma Virginia Raggi, che ha seguito e supportato la pianificazione del blitz avvenuto ieri, ha assistito all’inizio dei lavori. Un gesto simbolico, atto a ribadire la lotta del Campidoglio contro la criminalità organizzata romana che si è resa protagonista maieutica di quel mondo di mezzo che ha scosso le fondamenta della legalità e che è stata portata alla ribalta dall’inchiesta di Mafia Capitale. Anche il premier Giuseppe Conte è entrato all’interno di una delle otto villette, constatando lo sfarzo pacchiano dell’appariscente abitazione dove, fra tigri di porcellana e stucchi dorati, i Casamonica portavano avanti gli affari di famiglia.

Le ruspe sono il capitolo finale di un’operazione alla quale la Polizia ha lavorato per dieci mesi, e che ha visto impiegate oltre 600 forze dell’ordine, che nel primo mattino di ieri hanno sgomberato le abitazioni abusive del clan. “Non ci hanno detto nulla. Non ci aspettavamo di essere sgomberati. Non sappiamo dove andare. Stanotte abbiamo dormito in macchina con dieci bambini” racconta Luciano Casamonica, che ha alcuni familiari che abitavano nelle villette sgomberate. Un’altra abitante ha sottolineato: “Siamo italiani di sette generazioni, aiutate la povera gente, che fate aiutate gli stranieri e gli italiani no?”. La stessa ha poi ribadito ai giornalisti che non sapendo dove andare si recherà “a casa di Salvini e della Raggi”.

Se la sindaca di Roma si è presa i meriti politici di questa operazione, Matteo Salvini ha rilanciato, affermando che sono in programma altri interventi di questo tipo. Il ministro degli interni ha poi dichiarato entusiasta che Roma e l’Italia stanno cominciando a restituire “pezzi di città alla legalità”. La paternità grillina delle operazioni è stata rimarcata anche dal ministro Fraccaro che ha provocato così Salvini: “C’è chi evoca metaforicamente le ruspe e chi le mette in campo davvero.” Ci si chiede se dietro le foto di rito, e le frenetiche sgomitate atte ad accaparrarsi il merito politico di questo evento di cartello, ci sia la reale volontà di sradicare un sistema criminale complesso e articolato che non si sconfigge certo abbattendo otto casette.