HomePolitica Caso Banca Etruria, il presidente di Consob: “Da Boschi no pressione”

Di Maio: "Boschi dimettiti"
Dopo dichiarazioni di Vegas
torna il caso Banca Etruria

M5S: "Conflitto d'interesse vivente"

Prosegue lavoro commissione banche

di Lorenzo Capezzuoli Ranchi15 Dicembre 2017
15 Dicembre 2017

Stamane a gettare benzina sul fuoco delle polemiche per il caso Boschi Banca Etruria è stato il candidato Premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, dai microfoni di Radio1: “Il fatto che Boschi, che era ed è parte potente del governo, si fosse premurata in quegli anni di andare da Unicredit o da Consob per occuparsi della banca del padre è deplorevole ed è conflitto di interesse”. Il grillino poi ha affermato che “è come sparare sulla Croce Rossa, non è un ministro ma un conflitto di interesse vivente”.

Le dichiarazioni del presidente di Consob, Giuseppe Vegas seguite dal dibattito televisivo di ieri sera con Marco Travaglio nello studio di Otto e mezzo, anziché placare i malumori, che iniziano a serpeggiare anche all’interno dello stesso partito del sottosegretario Maria Elena Boschi, ha riacceso i riflettori su un caso che probabilmente condizionerà la prossima campagna elettorale.

Il numero uno della Commissione Nazionale per le Società e le Borse ieri è stato sentito in commissione banche. Vegas ha dichiarato che su Banca Etruria, “ho avuto modo di parlare della questione con l’allora ministro Boschi”, e che la stessa aveva espresso “un quadro di preoccupazione perché a suo avviso c’era la possibilità che Etruria venisse incorporata dalla Popolare di Vicenza e questo era dannoso per la principale industria di Arezzo che è l’oro”. Ma l’allora ministro fece alcuna pressione? “Non c’è stata pressione ma solo l’esposizione di un fatto”, la risposta di Vegas.

La replica del Partito Democratico arriva dal parlamentare David Ermini: “Dopo che ieri è stata svelata l’ennesima fake news dei 5 Stelle che sostenevano che il ministro Boschi aveva mentito, oggi Di Maio continua ad arrampicarsi sugli specchi per nascondere la verità. Vegas ha chiaramente detto che non vi è stata alcuna pressione da parte dell’allora ministro Boschi”.

La stessa sottosegretario si difende stamane dalle colonne de La Repubblica, in una esclusiva intervista: “Mai fatta alcuna pressione, di nessun tipo. Parlare del sistema bancario, compresa Banca Etruria, come successo con Vegas, Federico Ghizzoni (ex amministratore delegato di UniCredit) o altri esponenti delle istituzioni o del settore bancario non vuole dire certo fare pressioni. Si usano il mio nome e la vicenda di Banca Etruria per non parlare dei veri scandali del sistema bancario italiano, delle lacune della vigilanza, delle responsabilità dei manager”. Concentrandosi poi sui suoi rapporti con il presidente di Consob Vegas, Maria Elena Boschi si difende dalle accuse di aver tutelato suo padre Pier Luigi: “Parlando di banche, ho rappresentato a Vegas la possibilità che mio padre diventasse vicepresidente di Banca Etruria. Tutto qui. Sarebbe stato strano il contrario, visto il ruolo di Consob. Era una questione di trasparenza”.

Intanto il lavoro della commissione banche presieduta da Pier Ferdinando Casini lavora senza sosta: oggi verranno ascoltati l’ex Presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, e Vincenzo Consoli, ex AD di Veneto Banca. Il 18 sarà la volta del ministro delle finanze Pier Carlo Padoan, il 19 verrà ascoltato invece il Governatore di BankItalia Ignazio Visco, ed il 20 dicembre sarà il turno dell’ex AD di UniCredit Ghizzoni.

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