Il capo dell'organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli | Foto Ansa

Caso Cospitoopposizioni all'attaccoDonzelli nella bufera

La difesa dell'anarchico "Violazione dei diritti nelle carceri"

ROMA – Dopo le parole e gli attacchi del vice presidente del Copasir, Giovanni Donzelli a quattro deputati del Partito Democratico, infuria la polemica sulle carte secretate sul caso Cospito. Dura la replica dell’opposizione che chiede le dimissioni dell’esponente di Fratelli d’Italia dal Copasir e di Delmastro che ha passato le carte secretate al suo collega di partito. Fredda la reazione dagli altri partiti della maggioranza. 

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio che terrà un’informativa in Aula al Senato sul caso Cospito alle 18. Sulle richieste dell’opposizione nel frattempo Donzelli ha riferito che non si dimetterà dal Copasir.

“È una battaglia contro la violazione dei diritti nelle carceri” 

“Cospito non ha una vocazione suicida, non vuole morire ed è pronto ad interromperlo se dovessero sospendergli il 41 bis”. Queste le parole dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Alfredo Cospito, intervenuto a seguito delle parole di ieri alla Camera del deputato Giovanni Donzelli. E si è soffermato sulla battaglia di Cospito sul mancato rispetto dei diritti nelle carceri: “La sua non è solo una battaglia personale: denuncia contestualmente il regime del 41 bis come violazione dei diritti umani”.

L’attacco di ieri contro il Pd 

Donzelli ieri alla Camera ha citato alcuni retroscena secondo cui l’anarchico Cospito “sta usando la mafia per far recedere lo Stato dal 41 bis” e ha riferito due intercettazioni, la prima del 28 dicembre 2022 tra Cospito e Francesco Presta e poi l’altra del 12 gennaio tra Cospito e uno del clan dei casalesi, Francesco Di Maio: “Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato”. “Quel giorno non è stato l’unico incontro di Cospito” ha poi continuato a denunciare Donzelli, in quanto, “mentre parlava con i mafiosi Cospito parlava anche con i pd Serracchiani, Verini, Orlando e Lai che andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Stanno con lo Stato o coi terroristi e la mafia?”        

Rosario Federico

Nato a Napoli il 20 giugno 1998. Laureato in Scienze della Comunicazione, Informazione e Marketing alla LUMSA. Master di I livello in Radiofonia all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Appassionato di Cinema e Serie Tv.