Caso Emanuela OrlandiVaticano riapre le indaginia distanza di quarant'anni

Il fratello della giovane scomparsa "La verità c'è e sta da qualche parte"

VATICANO – A distanza di quasi quarant’anni, il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi ha dichiarato che avvierà nuove indagini in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma il 22 giugno 1983. “La verità c’è, sta da qualche parte e molte persone in Vaticano la conoscono”, ha dichiarato Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, appena appresa la notizia.

La famiglia Orlandi

La decisione, del tutto inattesa, è arrivata a seguito delle numerose sollecitazioni presentate in più istanze da Pietro Orlandi che, in un’intervista rilasciata a Rainews afferma di essere “colpito dalla riapertura delle indagini” ma che, per il momento, preferisce andarci “con i piedi di piombo”. Orlandi aggiunge: “Non vedo l’ora di essere convocato dai magistrati. Confido in una collaborazione tra lo Stato e Vaticano perché si arrivi alla soluzione”. Dello stesso avviso la legale della famiglia, Laura Sgrò che, in merito alla riapertura dell’inchiesta ha dichiarato di esserne del tutto all’oscuro e che “lo apprendiamo dagli organi di stampa ma certo è che chiedevamo di essere ascoltati da più di un anno”. 

La riapertura delle indagini

La decisione del Vaticano di riaprire le indagini arriva a distanza di poche settimane dall’iniziativa di alcuni parlamentari – del Pd, Azione e M5s – che chiedono l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui casi Orlandi, Gregori e Cesaroni, ormai chiusi da anni. Il primo firmatario dell’esposto, Roberto Morassut del Pd afferma che “la notizia della riapertura delle indagini sul caso Orlandi da parte della giustizia vaticana è molto positiva e si muove nella direzione della ricerca della verità”. La riapertura del caso, archiviato dalla Procura di Roma nell’ottobre del 2015, partirà, come dichiarato dall’ufficio del promotore di giustizia, dall’analisi degli atti e dei documenti relativi alle vecchie indagini avviate il 22 giugno 1983 quando Emanuela Orlandi “scomparve nel nulla”.

Nella foto in alto: uno striscione ritraente Emanuela Orlandi apparso in questi giorni in Piazza San Pietro a Roma. Foto Ansa

Lorenzo Urbani

Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo alla Sapienza, sono giornalista pubblicista dal luglio 2020. Da un anno faccio parte del team di telecronisti per la redazione di Gianluca Di Marzio. Appassionato di tutti gli sport con il sogno di raccontare, un giorno, una finale di Champions League.