Caso Ogm, Corte Ue dichiaraillegittimo decreto italiano"Divieto se rischio è certo"

Verdetto "assolve" agricoltore Coldiretti: pronuncia già superata

Il decreto italiano del 2013 sugli Ogm non era legittimo. A deciderlo è stata la Corte di Giustizia dell’Unione Europea in una sentenza emessa questa mattina.  La Corte si è espressa in riferimento al caso di Giorgio Fidenato, l’agricoltore perseguito penalmente per aver piantato del mais Ogm nonostante il divieto stabilito da un decreto ministeriale del 2013. Il decreto, secondo la Corte, non era legittimo in quanto il principio di precauzione deve basarsi sulla certezza dell’esistenza del grave rischio sulla salute.

Secondo il diritto dell’Unione Europea, infatti, qualora non sia accertato che un prodotto geneticamente modificato possa comportare un grave rischio per la salute umana, degli animali o per l’ambiente, né la Commissione né gli Stati membri hanno la facoltà di adottare misure di emergenza come il divieto di coltivazione.

A commentare quanto stabilito dalla Corte, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Secondo l’associazione la sentenza sugli Ogm fa riferimento ad un quadro normativo ormai superato. “L’Italia – sottolinea Moncalvo – è tra la maggioranza dei Paesi membri dell’Unione che ha scelto di vietare la semina di Ogm sulla base della direttiva Ue approvata nel 2015”.