Colle, oggi il primo roundNiente intesa tra i partitisi votano schede bianche

In mattinata incontro Draghi-Salvini Il leader della Lega vedrà Letta e Conte

L’andamento del voto nella nostra diretta elettorale.

15.49 – Incontro tra Salvini e Meloni

Il leader della Lega Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si stanno incontrando negli uffici della Camera.

15.28 – Casini ha votato

Ha appena votato Pier Ferdinando Casini. Dopo aver depositato la scheda nell’urna ha salutato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati al banco della presidenza. Prima Casini si è fermato a parlare con la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini, con la senatrice Paola Binetti e un senatore della Lega.

15.17 – Oggi Salvini incontra Letta e Conte

La Lega ha comunicato che Matteo Salvini vedrà i leader del centrosinistra, Enrico Letta e Giuseppe Conte.

15.11 – Al via la prima votazione a Montecitorio

È iniziata la prima votazione nell’aula di Montecitorio per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il primo a votare è stato Umberto Bossi.

15.08 – Brugnaro (CI): “Oggi votiamo scheda bianca”

“Abbiamo deciso di seguire le indicazioni del centrodestra e oggi voteremo scheda bianca”. Lo ha detto il leader di Coraggio Italia e sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, entrando a Montecitorio. Confermata la posizione del gruppo di grandi elettori anche da Giovanni Toti: “È una scelta ragionevole di dialogo, visto che nessuno tra le due coalizione ha i numeri per eleggere da sole un proprio candidato al Colle. Ora ci auguriamo che le prossime ore siano proficue per trovare una soluzione”.

15.06 – Arrivato in ambulanza primo elettore al seggio drive-in

È arrivato a bordo di un’ambulanza il primo dei circa 15 elettori positivi o in quarantena che hanno chiesto di votare per l’elezione del presidente della Repubblica al seggio speciale drive in allestito nel parcheggio di Montecitorio.

15.01 – Segre: “Non mi piace votare bianca, oggi scriverò un nome”. Napolitano assente

“Non mi piace votare scheda bianca, sarebbe come far decidere agli altri. Credo che voterò già da oggi. Non so ancora per chi, ho mille idee ma nessuna certezza, mi farò venire un’illuminazione”. Così la senatrice a vita Liliana Segre, secondo SkyTg24, parlando con i giornalisti in Transatlantico alla Camera prima della votazione. Subito dopo il voto Segre ha ammesso “di sentire molto la responsabilità di questa scelta” ma di non voler rivelare il proprio voto. Giorgio Napolitano, altro senatore a vita, è assente, così come Carlo Eubbia.

14.56 – Tajani sente alleati e Letta, Conte e Speranza

Il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani ha avuto colloqui prima con i due alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, e poi con i leader del centrosinistra, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Tajani avrebbe sottolineato l’indisponibilità di accettare veti sui candidati dell’area di centrodestra.

14.44 – La Lega voterà scheda bianca

“La Lega voterà scheda bianca”. È quanto emerge durante la riunione con Matteo Salvini in corso alla Camera. “Confermeremo di essere seri e responsabili”, così il leader del partito.

Massimiliano Fedriga arriva alla Camera per la prima Elezione del Presidente della Repubblica, Roma, 24 Gennaio 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI

14.23 – Tajani: “Non poniamo veti e non li accettiamo”

“Proporremo una rosa di nomi del centrodestra. Non poniamo veti e non li accettiamo. Oggi con Salvini e Meloni proporremo di votare scheda bianca”. È quanto affermato dal coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani.

14.22 – Incontro Draghi – Salvini 

In mattinata verso le 12, da quanto apprende l’Ansa, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini. Fonti di Palazzo Chigi hanno risposto “no comment”.

14.21 – Ruotolo: “Nessuno degli schieramenti ha i numeri necessari”

“Oggi al primo scrutinio voteremo scheda bianca. Nessuno degli schieramenti ha i numeri necessari per eleggere da soli il Capo dello Stato. Serve un compromesso. Dobbiamo eleggere il capo dello Stato e contemporaneamente garantire la prosecuzione della legislatura. Non ci possiamo permettere lo scioglimento anticipato delle Camere”. Lo afferma con una nota il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto.

14.20 – Coraggio Italia voterà scheda bianca

Come apprende l’Ansa da fonti parlamentari, anche Coraggio Italia ha deciso di votare scheda bianca alla prima votazione del Quirinale in programma questo pomeriggio.

13.57 – Conte: “Il governo non si può fermare”

“Sul Quirinale siamo chiamati a una grande responsabilità, ma non possiamo trascurare che ci sono cittadini, famiglie e imprese che hanno urgenze impellenti: l’azione del governo non si può fermare. Siamo ancora in piena emergenza sanitaria, economia. C’è ancora molto da fare”. Questo il tweet del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

Giuseppe Conte arriva alla Camera per la prima Elezione del Presidente della Repubblica, Roma, 24 Gennaio 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI

13.44 – Noi con l’Italia voterà scheda bianca

“I grandi elettori di Noi con l’Italia oggi voteranno scheda bianca. Ribadiamo quanto diciamo da sempre: il problema è innanzitutto di metodo, troviamoci e cerchiamo un nome condiviso, senza veti reciproci e senza nomi avanzati preventivamente. L’unità del centrodestra, dopo la responsabile rinuncia di Silvio Berlusconi, si manifesti in questa apertura a una soluzione condivisa, in questo metodo di dialogo e non di contrapposizione”. Lo dichiara in una nota il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi.

13.43 – Iniziata la riunione di Forza Italia

Da pochi minuti è iniziata l’assemblea dei grandi elettori di Forza Italia. La riunione si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Enzo Fasano, il deputato forzista scomparso ieri.

12.53 – Quorum a 672 voti

Oggi il quorum dei 2/3 per far scattare l’elezione del presidente della Repubblica è di 672 voti (i 2/3 dei componenti del Parlamento in seduta integrato dai delegati delle regioni). Il numero tiene conto della morte del deputato Vincenzo Fasano. Il successore dovrebbe essere Maria Rosa Sessa, prima dei non eletti alla Camera dei Deputati nella lista di Forza Italia alle elezioni del 2018. Un nome considerato vicino a Mara Carfagna.

 

Per il Quirinale l’intesa è lontana. Il primo voto per il nuovo Presidente della Repubblica inizia senza un accordo tra i partiti ma con una certezza: una pioggia di schede bianche nelle urne. Il primo scrutinio è previsto alle 15, dopo una serie di incontri e riunioni per cercare di trovare una quadra. Il primo a Montecitorio tra il ministro della Salute, Roberto Speranza (Leu), il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta e il capo del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. I tre, al termine del colloquio, hanno confermato la decisione di votare scheda bianca durante la prima votazione di questo pomeriggio.

La posizione della Lega e del Pd

C’è attesa anche per il vertice tra il segretario dem Letta e il leader della Lega, Matteo Salvini. Il capo del carroccio, dopo il passo indietro di Silvio Berlusconi, guida il campo del centrodestra nella corsa al Colle, ribadendo il suo fermo no a Mario Draghi al Quirinale – perché questo minerebbe la stabilità del governo – e il suo intenso lavoro per proporre delle candidature alternative valide “sulla cui levatura difficilmente qualcuno potrà porre veti”. 

Il Pd, invece, rilancia su Mario Draghi o su Mattarella bis, ma allo stesso tempo individua nel fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, un “profilo ideale”. La proposta piace anche a Giuseppe Conte che ieri ha precisato “Andrea Riccardi non è una candidatura di bandiera ma una personalità da non bruciare nelle prime votazioni finché non ci saranno stati confronti”. Ma Riccardi non convince Matteo Renzi che non pensa possa avere chance.

L’ipotesi Pierferdinando Casini

Per ora dunque non sembrano comparire, nei ragionamenti dei partiti, nomi in grado di mettere d’accordo l’intera maggioranza. Ad eccezione, nelle ultime ore, di Pier Ferdinando Casini. L’ex presidente della Camera potrebbe essere votato da tutti alla quarta votazione, ma attualmente non sembra essere il nome che Salvini vuole mettere in campo e non vuole farlo nemmeno Enrico Letta. Casini invece potrebbe essere il candidato centrista di Matteo Renzi.

La posizione dei centristi

“Azione e +Europa hanno deciso di non votare scheda bianca ma di votare per Marta Cartabia, perché ha tutte le caratteristiche immaginabili per essere il Presidente della Repubblica”. È quanto è emerso al termine della riunione dei grandi elettori dei due partiti. “La nostra democrazia vive da tempo una grave crisi costituzionale, il nome e la storia di Marta Cartabia, che voteremo oggi, sono garanzia di un presidio rigoroso e intransigente della Costituzione e dello stato di diritto. Non una candidata di bandiera, ma una proposta seria a tutto il Parlamento affinché sia all’altezza di questa momento decisivo”, ha dichiarato il deputato Riccardo Magi, Presidente di Più Europa.

La posizione di Fratelli d’Italia

Da Fratelli d’Italia, intanto, si continua a puntare sulla compattezza della coalizione, per condurre la partita. “Siamo consapevoli di poter incidere in questa elezione”, ha detto la presidente di FdI, Giorgia Meloni, durante la riunione di questa mattina con i grandi elettori del suo partito. Nel corso del meeting, la leader ha indicato Carlo Nordio nella propria rosa di nomi, considerandolo una personalità valida “su cui pare difficile che si possano muovere obiezioni”. “Comunque vada, noi sosterremo il ritorno alle urne anche perché il mandato di Draghi, a nostro avviso, è legato a quello di Sergio Mattarella”, ha aggiunto. Intanto, intercettato dai giornalisti a Montecitorio, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, di FdI, ha confermato il voto in bianco anche di FdI.

Le reazioni della stampa estera

Alle elezioni del Presidente della Repubblica guarda anche la stampa estera. Il Financial Times, questa mattina, ha incoronato Draghi: lui al Colle “potrebbe garantire il percorso delle riforme; al contrario, se non venisse eletto, il suo ruolo di premier verrebbe indebolito”, ha scritto. Anche il Times e il Guardian fanno dell’attuale premier Mario Draghi un “frontrunner”. In Francia, invece, la candidatura del premier sembra già data per certa: “Glorificato per la sua azione alla guida della BCE – scrive il quotidiano Les Echos – Mario Draghi è pronto ad abbandonare con un anno di anticipo la presidenza del Consiglio italiano per quella, più simbolica in modo diverso, del Paese”.