Conclave, in migliaia sotto la pioggia a S. Pietro
Prima fumata nera, in mattinata nuovo voto

Per il nome del nuovo Papa bisognerà attendere. È nera la prima fumata del Conclave per l’elezione del prossimo Pontefice. Un risultato abbastanza prevedibile come aveva fatto intendere ieri padre Lombardi che aveva parlato di una “probabile fumata nera”. L’esito della votazione è stato accolto da un boato a piazza San Pietro dai pellegrini che non si sono fatti fermare dalla pioggia e hanno atteso fino alle 19.40 (in leggero ritardo rispetto ai tempi pronosticati). Tutto è rimandato a domani dunque: se alle 12 i cardinali in Conclave non avessero ancora scelto il prossimo successore di Pietro l’appuntamento è per le 19. Orari variabili in ogni caso: se la fumata dovesse essere bianca i pellegrini dovrebbero puntare gli occhi sul comignolo intorno alle 11 o alle 18.
Con l’esito negativo, giunge a conclusione una giornata ricca di eventi. Alle 10 è stata celebrata la messa “Pro eligendo Pontifice”, presieduta dal decano Angelo Sodano, che è durata quasi due ore. Il rito è stato concelebrato da tutti i cardinali, elettori e non elettori. Nel pomeriggio i porporati si sono riuniti in preghiera nella Cappella Paolina e alle 16,30 si sono avviati in processione verso la Cappella Sistina: un tragitto breve e gli occhi del mondo puntati addosso. Sotto il Giudizio Universale di Michelangelo i 115 cardinali hanno  prima recitato il canto “Veni Creator”e poi hanno prestato giuramento in latino ponendo la mano sul Vangelo. Alle 17,32 il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Guido Marini, ha dichiarato l’”Extra omnes” e alle 17,34 in maniera solenne si sono chiuse le porte della Cappella Sistina, dando così l’inizio al Conclave. Dalla Sistina sono usciti tutti gli addetti alla cerimonia e i prelati di Curia. Tra gli altri anche monsignor Georg Gaenswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario di Benedetto XVI.
A partire da domani per i cardinali è prevista la sveglia all’alba e una sessione mattutina  con al massimo due votazioni. Seguiranno il pranzo e il riposo. Nella sessione pomeridiana ancora due scrutini. Per la nomina del nuovo Papa sono necessari 77 voti. Da domani il mondo potrebbe avere un nuovo capo della cristianità.

Federica Macagnone