Denis Verdini passa davanti a Montecitorio, Roma, 22 marzo 2018. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

I consigli di Denis Verdinia M5s e centrodestra:"Serve un compromesso"

Così il leader di Ala a Circo Massimo "Per Palazzo Chigi figura terza"

La formula di governo, la più concreta, si trova nell’asse M5S e Lega. A dichiararlo Denis Verdini, leader di Ala, intervistato a Circo Massimo, su Radio Capital.

“In parlamento tre forze si dividono di fatto i seggi, c’è una situazione statica in cui due di queste forze devono mettersi insieme per formare un governo” ha spiegato Verdini, secondo cui le nomine alle presidenze delle Camere hanno “avviato un ragionamento fra il centrodestra e i 5 Stelle”. Però “entrambi devono rivedere tutto ciò che è stato detto fino a oggi, per governare bisogna trovare punti d’incontro. Non mi pare difficile. Ovvio che se rimangono posizioni di principio è tutto difficile, ma questo si fa bene quando si è all’opposizione. Il governo è di per sé un compromesso nel quale tutti fanno un passo indietro per arrivare a punti comuni. Non sono parolacce, sono cose normali”.

Verdini, che del famoso patto del Nazareno fra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi è stato il pontiere, ripropone ai microfoni di Giannini la formula, individuando nel centrodestra e nei 5 Stelle i nuovi contraenti. Pallottoliere alla mano indica i numeri di una maggioranza di governo: “Per fare il governo ci vogliono i numeri e alla coalizione di centrodestra mancano 60-70 voti. Bisogna fare per forza un ragionamento con altri. Se Salvini non vuole fare il secondo a Di Maio e Di Maio non vuole fare il secondo a Salvini, si trova una figura terza per fare il premier e loro fanno i vice presidenti del Consiglio, magari uno si prenderà l’Interno e l’altro l’Economia. Berlusconi intanto si è preso la presidenza del Senato, che non è poco”.

 

Simone Alliva

Laureato all'università Lumsa di Roma in Scienze dell’informazione, comunicazione e marketing, ha iniziato la professione da giornalista pubblicista nei giornali locali della Calabria. Passando nel 2013 al settimanale “L’Espresso”, dove si è occupato di cronaca politica e diritti civili.