Un altro no dei grillini a Bersani. Che replica: “Siate responsabili”

“O governo 5 stelle o governo 5 stelle”. È il capogruppo alla camera del MoVimento, Roberta Lombardi, ad indicare la linea politica dei grillini. Senza lasciare spiragli a possibili intese. Nelle consultazioni di questa mattina con il presidente incaricato Pierluigi Bersani ha vinto l’intransigenza. No alla fiducia. No all’uscita dall’aula nella votazione per il nuovo governo. La decisione è stata presa all’unanimità nell’assemblea di ieri. Ed il percorso per la formazione di un esecutivo si fa sempre più difficile.
“Vogliamo un governo a 5 stelle”. Sono state le prime consultazioni visibili sul web. In virtù della trasparenza. Sull’iniziativa si sono trovati d’accordo tutti. Bersani ha chiesto ai grillini di essere responsabili, ma la risposta della delegazione del MoVimento 5 stelle non è cambiata. Nessun accordo per la formazione del governo. L’obiettivo principale è rimasto la guerra contro “la casta”. “Gli altri partiti parlano di cambiamento, ma non hanno più credibilità” ha dichiarato il capogruppo al senato Vito Crimi. 
Ieri intanto il deputato Matteo Dall’Osso è stato molto chiaro sulle intenzioni del MoVimento in un intervento a Radio 24. “Vogliamo un governo a cinque stelle non dei cinque stelle, ovvero un governo con personalità estranee alla politica”. Sono stati elencati anche alcuni nomi “tipo i giornalisti Saviano e Gabanelli, come premier magari Zagrebelsky, ex giudice della corte costituzionale”. Bersani è invece un esponente della classe politica, “è stato ministro dell’industria – ha continuato Dall’Osso – e non delego una persona così”.
Le consultazioni con il centrodestra. Nei giorni scorsi c’erano state le consultazioni di Bersani con una delegazione congiunta del Popolo della Libertà, della Lega e del gruppo Grandi autonomie e libertà. Il segretario del Pdl Angelino Alfano si era detto disponibile ad un governo di larghe intese, ma sembra sia stato il segretario del Pd ad allontanare un’ipotesi di questo tipo. E se non ci fossero sviluppi nei prossimi giorni Alfano ha indicato come unica soluzione il voto.
Napolitano e l’incarico. I numeri al Senato continuano a non essere sufficienti per un governo stabile. E nonostante l’ottimismo e i passi avanti con i montiani segnalati da Bersani, per lui la strada si fa sempre più stretta. Nei prossimi giorni dovrà tornare a riferire al Capo dello Stato sui risultati delle consultazioni. L’incontro era previsto per domani ma non è escluso uno slittamento per un supplemento di indagine. Tenendo presente che senza alleanze esplicite Napolitano affiderà l’incarico a qualcun altro.

Domenico Mussolino