Conte alla Camera: “Ora un cambio di passo”
Il discorso per la fiducia al governo

Priorità del premier Ue, immigrazione e ambiente
Mutano anche i toni. La diretta dei lavori a Montecitorio

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si presenta oggi alle 11 alla Camera dei Deputati per pronunciare il discorso di presentazione del nuovo governo giallo-rosso (che coinvolge Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali) e chiedere la fiducia. Il voto è atteso per le 19. Seguiamo in diretta le sue parole.

Ore 13.23: In tema di politica estera il premier assicura che “il governo è dalla parte della Nato e coopera con gli Stati Uniti, ma dialogherà e avrà rapporti economici con Russia e Cina, sempre nel rispetto della vocazione euroatlantica”.

Infine, prima di concludere Giuseppe Conte ha spiegato che l’esecutivo “ascolterà tutti, in un dialogo senza pregiudizi”. Per questo chiede “la fiducia e un impegno” per parlamentari e leader di maggioranza, oltre che per i ministri “da assumere con trasparenza”. Secondo il presidente “non si potrà perdere tempo in scontri, litigi, i cittadini non comprenderebbero. Il confronto andrà fatto sempre nelle sedi istituzionali”. Proteste dai banchi del centrodestra, i cui deputati gridano “Poltrona, Poltrona, Poltrona!” e “Elezioni!”.

L’ultimo pensiero del premier va alle ministre Bellanova e De Micheli, a cui esprime solidarietà per gli insulti subiti sull’aspetto fisico. Il discorso è durato 1 h e 20 minuti.

Ore 13.15: Il presidente assicura che si realizzerà l’autonomia differenziata di Lombardia, Emilia e Veneto “rispettando l’integrità dello Stato e delle sue prestazioni”, si riformerà lo statuto di Roma Capitale per renderla più simile alle altre capitali Ue e ci sarà la riforma della giustizia che riduca i tempi dei processi e garantisca il carcere per i grandi evasori (come richiesto dal Movimento 5 Stelle).

In tema di Sanità Conte annuncia “un piano di assunzioni straordinarie di medici e infermieri”. Poi l’elogio della stampa libera: “La garanzia di un’informazione libera e indipendente è uno dei nodi nevralgici che definiscono l’affidabilità e la tenuta del paese e delle istituzioni. Confido che i professionisti dell’informazione realizzino un’opera di costante stimolo per il merito delle questioni”.

Ore 13.10: Ancora dettagli sul programma del nuovo governo da Conte: “La prospettiva è una graduale rimodulazione delle aliquote per i redditi medio-bassi. Obiettivo è ridurre le tasse sul lavoro, il cosiddetto cuneo fiscale. Va individuata la retribuzione giusta con un salario minimo e serve una nuova legge sulla rappresentanza sindacale e un piano per ridurre gli infortuni sul lavoro”. Inoltre il premier sottolinea che la riduzione dello spread degli ultimi giorni “è una riforma strutturale, perché ogni euro risparmiato consente di eliminare immediatamente il capitolo più improduttivo della spesa pubblica e libera risorse”.

Sulle riforme costituzionali spiega: “Ci sarà un’immediata calendarizzazione del disegno di legge costituzionale per la riduzione dei parlamentari. Questa riforma va affiancata a un percorso per rafforzare le garanzie costituzionali, a partire da una variazione della legge elettorale. Ci saranno un revisione di elettorato passivo e attivo e l’introduzione di strumenti che diano più equilibrio al sistema”.

Ore 13: Il premier in aula dichiara: “Bisogna abbattere i divari tra Sud e Nord del Paese con un piano straordinario per il mezzogiorno anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti”. Poi aggiunge: “Il Turismo va potenziato con una revisione della governance pubblica con valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale-naturale e particolare attenzione a territori come quelli Alpini”. La dichiarazione sembra strizzare l’occhio al gruppo alto-atesino di Svp, che potrebbe aiutare la maggioranza in Senato, dove i numeri non sono così tranquilli per l’esecutivo giallo-rosso.

Ore 12.40: Conte annuncia un cambio di passo del governo sull’immigrazione e sull’Europa. In particolare sull’Ue sostiene che i giallorossi rispetteranno i vincoli, ma punteranno alla riforma “dell’unione economica, monetaria e bancaria, a partire da uno schema contro la disoccupazione e una garanzia dei depositi”. In particolare secondo il premier “occorre migliorare il Patto di stabilità, per cambiare le regole e sostenere gli investimenti in senso anti-ciclico” e va introdotta “una aliquota unica europea per la tassazione delle imprese”. Sui rapporti tra Italia e Istituzioni comunitarie il premier è chiaro: “Difendere l’interesse nazionale non significa ripiegarsi a sterili ripiegamenti isolazionistici. Ho evitato due procedure contro il nostro paese in ottica di cooperazione con l’Ue, che però deve rinnovarsi”. A queste parole sono seguiti i “buu” dei senatori della Lega e qualche grido “vergogna!”.

Sull’immigrazione Conte spiega: “Il fenomeno migratorio va gestito con rigore e responsabilità, non più con un approccio emergenziale ma strutturale: serve una organica normativa contro il traffico ilelgale di persone e l’immigrazione clandestina, ma anche che sia più efficace l’integrazione per coloro che hanno diritto a rimanere e i rimpatri per coloro che non hanno titolo a rimanere”. I decreti sicurezza saranno rivisti seguendo le indicazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma “recuperando la formazione originaria del decreto legge, prima delle modifiche parlamentari che ne hanno compromesso l’equilibrio complessivo”. Il riferimento è alle variazione introdotte dalla Lega in Parlamento dopo l’accordo raggiunto nel vecchio esecutivo gialloverde. Il presidente infine parla di un impegno italiano per nuovi corridoi umanitari europei e un nuovo meccanismo di solidarietà nella distribuzione dei migranti tra i paesi. Riforme su cui “ci sono già punti di convergenza promettenti con la presidente della Commissione Ue Von Der Leyen”.

Ore 12.38: “Un altro obiettivo primario è il Green New Deal, che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica con più ricorso alle fonti rinnovabili e il contrasto ai cambiamenti climatici. Introdurremo una legislazione per cui non si potrà fare più concessioni per estrazioni di idrocarburi. Chi verrà dopo di noi se vorrà assumersi l’irresponsabilità di portare indietro il paese dovrà farlo modificando questa nuova legge. La protezione dell’Ambiente va inserita tra i principi costituzionali fondamentali” così il presidente Giuseppe Conte nel discorso di fiducia alla Camera. Poi sulle aree terremotate il premier spiega: “Serve accelerare la ricostruzione, con una normativa organica per rendere le procedure di ricostruzione più spedita. Sarà una questione prioritaria di questo governo. Il mio primo impegno pubblico sarà la visita ai Comuni colpiti dal Sisma”.

Ore 12.31: Arrivano altri dettagli sulla prossima legge di Bilancio. Il presidente annuncia che “la sfida più importante sarà impedire l’aumento dell’iva e alleggerire il carico fiscale. Le risorse saranno reperite in una strategia organica anche attraverso la spending review, il riordino delle tax expenditures e un efficace contrasto all’evasione con strumenti innovativi”.

Ore 12.25: Conte spiega in aula: “Vanno rilanciati gli investimenti pubblici e aumentate le condizioni per favorire gli investimenti privati. L’Italia deve diventare una smart nation, dobbiamo primeggiare nella quarta rivoluzione industriale. I cittadini di qui a un anno devono avere una identità digitale, serve la banda larga, più investimenti per venture capital ed innovazione tecnologica”. Poi sulle infrastrutture: “sono essenziali per avviare una nuova strategia di crescita sostenibile: serve un sistema più moderno, sicuro e con meno impatto. Renderemo più efficaci le concessioni, con delle revisioni. Questo governo porterà a compimento il procedimento sul Ponte Morandi senza sconti per gli interessi privati, con obiettivo esclusivo la tutela dell’interesse pubblico e la memoria delle 43 vittime”.

Ore 12.06: Il presidente Conte parla della prossima legge di Bilancio. “Sarà una legge di Bilancio con crescita e sviluppo sostenibile, pur in un quadro di incertezza globale. Serve una svolta nelle politiche economiche che garantisca svolta per le famiglie a basso reddito, giovani e settori produttivi”. Poi l’annuncio: “Dobbiamo intervenire sull’istruzione, il primo intervento sarà sugli asili nido: azzeramento per le famiglie più povere delle rette per nidi e micro-nidi a partire dal prossimo anno scolastico 2020/2021″. Quindi su scuola e università: “Dobbiamo intervenire per limitare l’abbandono scolastico e garantire livelli economici giusti agli insegnanti. Occorre contrastare in questo contesto il precariato con nuovi concorsi. Innalzeremo l’obbligo scolastico e sulla ricerca occorre colmare il divario con gli altri paesi europei. La nostra ricerca, già eccellente, deve essere accresciuta con più coordinamento tra Università e centri di ricerca, anche grazie a più internazionalizzazione”.  Secondo Conte il “governo più giovane della Repubblica” deve garantire ai giovani “più opportunità per rimanere qui”.

Ore 11.20: Il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida parla di disordini in piazza per la protesta organizzata da Giorgia Meloni, con la presenza di Matteo Salvini e Giovanni Toti. Giuseppe Conte, alla cui sinistra e destra siedono i ministri Lamorgese e Di Maio, inizia a parlare ringraziando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la gestione della crisi di governo e parla del suo ruolo come garanzia per il bene comune. Poi le prime dichiarazioni sul programma che presenterà: “Non è la sommatoria di quelli dei partiti di maggioranza, ma una sintesi programmatica che guarda al futuro. Inizia una nuova stagione riformatrice, con elementi di forte novità. È un governo che inverte gli indirizzi meno efficaci delle precedenti azioni“. Il premier definisce poi il suo programma “un progetto che ambisce a recuperare con umiltà un metodo di condotta politica che valorizzi equilibrio e misura, sobrietà e rigore, affinché i cittadini abbiano fiducia. Vogliamo volgersi alle spalle i proclami inutili e le dichiarazioni roboanti. Io e i ministri prendiamo impegno a curare le parole: a curare un lessico più rispettoso delle persone e delle diverse idee”. A questo punto arriva l’applauso della maggioranza e i fischi dall’opposizione di centrodestra. “La lingua del governo- aggiunge Conte- sarà mite, perché siamo consapevoli che la forza della nostra azione non si misurerà con l’arroganza delle parole. I cittadini si attendono un supplemento di umanità“.

Giacomo Andreoli

Nato a Roma il 16/08/1995. Laureato triennale in Filosofia all'Università degli Studi Roma Tre, ha collaborato con il magazine "Wild Italy" ed il quotidiano del litorale romano "Il Corriere della Città". Si è occupato principalmente di cronaca e politica locale (Anzio, Aprilia, Latina, Pomezia, Roma) e nazionale-europea (con focus ed approfondimenti).