Conte-Putin, accordo totalelo "zar" rassicura l'Italia"Compreremo i vostri titoli"

Pieno sostegno da parte dei russi alla manovra del governo gialloverde

La visita di questi giorni all’ombra del Cremlino sembra aver portato fortuna al Premier Conte. Sebbene preoccupato dall’ennesimo, leggero innalzamento dello spread a 318 punti base di questa mattina, i rapporti con Putin appaiono distesi ed hanno portato a sviluppi inaspettati.

In un colloquio con Stampa e Repubblica, il Primo Ministro ha invitato tutti ad “abbassare i toni” per mantenere costruttivo il dialogo e spiegare che “la manovra è seria e i fondamentali sono solidi”. La spiegazione sembra aver convinto Vladimir Putin, che si è detto disposto ad aiutare l’Italia in questo momento particolarmente delicato. “Il nostro fondo potrebbe acquistare titoli di stato italiani”, ha affermato lo zar.

A fargli eco è il presidente del fondo russo sovrano Rdif, Kirill Dmitriev, che in un’intervista al Sole 24 Ore ha dichiarato di non aver nessun dubbio sul potenziale e le prospettive dell’economia italiana. “Constatiamo che indirizzando le risorse del Fondo al finanziamento di progetti all’interno della Russia otteniamo non solo un effetto positivo dal punto di vista socioeconomico – sostiene Dmitriev – ma anche maggiore redditività a confronto delle obbligazioni statali di altri Paesi”. Stima maturata negli anni quella del presidente di Rdif, che ricorda come “Russia e Italia sono da tempo partner ad ampio raggio”, in riferimento alle visite degli ex premier Renzi e Gentiloni.

Non solo economia: Conte incassa anche un’importante sostegno politico, con la promessa dell’invio da parte di Putin di un “esponente di alto livello” (si fa il nome di Dimitri Medvedev) alla conferenza sulla Libia che si terrà a Palermo il 12 e 13 novembre.

Immediate le reazioni della stampa internazionale. “L’Italia si sta preparando ad una possibile battaglia contro gli altri stati partner dell’Unione sulle sanzioni contro Mosca”, ammonisce il Financial Times.

Massimiliano Cassano

Napoletano trapiantato a Roma per inseguire il sogno di diventare giornalista. Laureato in Mediazione linguistica e culturale, ossessionato dall’ordine. Appassionato di politica, arte, Lego, calcio e Simpson. Arbitro di calcio da giovanissimo per vocazione.