epa08252501 A trader looks at a screen showing the Dow Jones industrial average on the floor of the New York Stock Exchange in New York, New York, USA, on 27 February 2020. Stocks around the world are broadly lower as investors are reportedly reacting to news that the coronavirus is spreading to more countries and the Dow Jones industrial average opened down over 500 points. EPA/JUSTIN LANE

Il Covid-19 affonda le borseSettimana peggiore dal 2008Milano, -3% a 22mila punti

Alitalia chiede cig per 4mila dipendenti Patuanelli: "Ci sarà soluzione positiva"

Il coronavirus fa paura. E questa paura si ripercuote inevitabilmente sul mondo dell’economia. Ieri è stata l’ennesima pessima giornata per i mercati e oggi potrebbe essere un vero e proprio venerdì nero: gli indici europei, il giorno dopo un nuovo crollo di Wall Street, sono tutti in calo. Per gli Stati Uniti questa settimana potrebbe essere la peggiore dalla grande crisi del 2008: ieri Dow Jones e S&P 500 hanno registrato, in termini di punti, il calo maggiore della storia. Il Dow ha chiuso la seduta perdendone 1.191,08 e portando a oltre 3.200 le perdite della settimana. Lo S&P 500 si è fermato a -137,64 punti.

La giornata in Europa si annuncia difficilissima, con i listini che aprono in pesante calo (oltre il 3%) e lo Stoxx Europe 600 che perde più del 2%. Scossone in apertura per la Borsa di Milano: il Ftse Mib cede il 3,15% a 22.058 punti. L’indice ha poi provato a recuperare senza successo, riscivolando poco sopra quota 22mila punti. Tra i peggiori del listino ci sono Atlantia (-5%), Leonardo (-4,3%) e le materie come Buzzi Unicem (-4,2%). Contengono i cali Juventus (-1,5%), Ferragamo (-1,4%), Saipem (-1,4%) e Finecobank (-1,8%), tiene bene Tim (-0,8%). Lo spread ha toccato un picco massimo di 182. Londra in avvio cala del 3% a 6.592 punti, Francoforte del 3,85% a quota 11.891 e Parigi del 3,36% a quota 5.310 in apertura: in Europa è la settimana peggiore dal 2008. Nella mattinata perde molto Francoforte, distinguendosi come peggiore (-5,04%), poi Madrid (-4,4%), Londra e Parigi (-4,3%).

I riflessi dell’impatto economico del coronavirus si vedono sulle imprese: una su tutte Alitalia. Ieri l’azienda ha chiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria (dal 24 marzo al 31 ottobre) per quasi 4mila dipendenti. Si tratta di 1.175 persone a cui vanno ad aggiungersene altre 2.785 per imprevisti legati all’emergenza coronavirus: 213 comandanti, 277 piloti, 1.120 assistenti di volo e 2.350 membri del personale di terra. Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha spiegato in mattinata che il bando di cessione di Alitalia per le offerte non vincolanti “verrà pubblicato nelle prossime ore, diversi soggetti si sono avvicinati e confido in una soluzione positiva”.

Tommaso Coluzzi

Tommaso Coluzzi è nato e cresciuto a Roma, ha ventiquattro anni, un sacco di macchinette fotografiche ed una laurea in Comunicazione. Ama scrivere di tutto e si interessa, in ordine sparso, di dinamiche culturali internazionali, cinema, musica e tutto ciò che è catalogabile in ambito artistico