HomeCronaca Covid e mascherine al chiuso
il governo non esclude la proroga

Covid e mascherine
non si esclude uso al chiuso
anche dopo la fine di marzo

Aifa presenta il rapporto sui vaccini

"L'83% delle reazioni non è grave"

di Francesca Funari09 Febbraio 2022
09 Febbraio 2022

Lo stato di emergenza legato alla pandemia di Covid-19 finirà il 31 marzo 2022. Se non verrà prorogato molte misure dovranno essere riviste. A partire dallo smart working che con il ripristino della situazione ordinaria dipenderebbe da un accordo individuale tra azienda e lavoratore. Anche la gestione della campagna vaccinale verrebbe rivista perché si assisterebbe al graduale passaggio di poteri alle regioni. Verrebbero resi responsabili della campagna i medici di famiglia, i pediatri e le strutture ospedaliere.  Infine con lo stop dello stato di emergenza il Commissario straordinario e il Comitato tecnico scientifico cesserebbero le attività.

Mascherine sì, mascherine no
Non c’è alcun automatismo che possa definire da ora la decadenza dell’obbligo dell’uso delle mascherine al chiuso a partire dal primo aprile, ovvero successivamente alla eventuale fine dello stato di emergenza. Tutto dipenderà dall’andamento del quadro epidemiologico. Lo si apprende da fonti qualificate di governo che ipotizzano l’utilizzo dei dispositivi di protezione anche dopo il 31 marzo.

Aifa presenta il Rapporto annuale
È stato presentato oggi da Aifa il rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid che copre il periodo che va dal dicembre 2020 al dicembre 2021. Al 26 dicembre 2021 sono state inserite complessivamente nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza 117.920 segnalazioni di sospetto evento avverso successivo alla vaccinazione anti-Covid su un totale di 108.530.987 dosi di vaccino, indipendentemente dal tipo di vaccino e dalla dose. L’83,7% (98.717) delle segnalazioni inserite è riferita a eventi non gravi e il 16,2% (19.055) a eventi avversi gravi. Secondo il Rapporto, la vaccinazione “è indicata sia in gravidanza sia in allattamento e non emergono particolari problemi di sicurezza. Non vi sono inoltre evidenze che suggeriscano che i vaccini anti‐Covid‐19 possano influenzare negativamente la fertilità in entrambi i sessi”.

Green pass e certificati di esenzione
Le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione COVID-19 sono emesse, dal 7 febbraio, esclusivamente in formato digitale in modo analogo a quanto già avviene per il Green Pass e avranno validità sul solo territorio nazionale. Chi è già in possesso di
un certificato di esenzione cartaceo deve ora richiedere la nuova certificazione con QR code analogo a quello delle Certificazioni verdi. Fino al 27 è possibile usare sia le
certificazioni cartacee sia le digitali, ma dal 28 sarà necessario avere il certificato elettronico per accedere a luoghi e servizi dove è richiesta la Certificazione verde. Lo
comunica il ministero della Salute.

Il nodo scuola
“L’ipotesi di dare più peso al percorso del triennio che all’esame in sé? Ci sto ragionando su. Gli studenti hanno fatto questa richiesta in maniera molto ponderata e in maniera altrettanto ponderata ci sto ragionando su”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.  Per Bianchi, inoltre, “l’alternanza scuola-lavoro di dieci anni fa è
superata. Dobbiamo tornare alla capacità di una scuola che integra anche a esperienze esterne e fare tutto in pienissima sicurezza”.

 

 

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