Crescono i poveri in ItaliaI più colpiti i minorenniRischio coesione sociale

Da Open Polis i dati preoccupanti La povertà assoluta effetto della crisi

La crisi economica globale del 2007 ha avuto ripercussioni gravissime sulla società. Secondo quanto riportato da Open polis, l’Italia è perfettamente inserita in questo meccanismo. Nella fattispecie, dal 2005 al 2017 la povertà assoluta è raddoppiata, portandosi all’8,4% del 2017 sul 3,3% di partenza di dodici anni prima.

Prima di inquadrare meglio la questione, è utile fornire una definizione di povertà assoluta, ovvero la non capacità, da parte di famiglie e persone, di poter far fronte alle spese minime per condurre una vita accettabile.

In questo scenario, la fascia d’età che più di ogni altra ha subito gli effetti devastanti della crisi è quella dei minorenni. Un anno fa, l’incidenza della povertà assoluta nei bambini e adolescenti residenti in Italia era del 12,1% contro il 3,9% del 2005.

 

Grafico da Open Polis

La controtendenza, rispetto a un decennio fa, quando la categoria più colpita era quella degli over 65, può essere letta pensando all’aumento delle difficoltà per le famiglie con figli.

Grafico da Open Polis

Bisogna però soffermarsi sugli effetti sociali. Come specificato anche dall’Unicef, il fenomeno della povertà minorile non riguarda solo la fascia d’età colpita, ma è un problema che mina la coesione sociale. La soluzione è quindi quella di un serio e costante monitoraggio del fenomeno che può comportare uno mancato sviluppo personale e cognitivo, la difficoltà nel trovare un’occupazione stabile e una maggiore dipendenza dall’assistenza sociale, oltre a un concreto rischio di avere delle dipendenze.

La situazione è ancora più preoccupante se si pensa che il 16% della popolazione italiana è costituita proprio da minori: sono 9,8 milioni gli individui tra 0 e 17 anni, con Napoli che arriva al 17,83%.

Grafico da Open Polis

Mariacristina Ponti

Mariacristina Ponti nasce in Sardegna nel lontano 1992, dopo un diploma al liceo scientifico, decide di conoscere il mondo e di trasferirsi a Padova e, successivamente, a Roma. Le sue passioni sono la politica, il calcio, i nuotatori e la musica indie, ma solo quella vera. E Guccini, ovviamente.