Ogni tanto nei conti pubblici spuntano risorse inattese che spesso vengono destinate a chi ha più bisogno: si chiama tesoretto ma non è tutto oro quello che luccica.
Dal nuovo Documento economia e finanza approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, emergono 1,6 miliardi di euro di avanzo di bilancio. «Decideremo nelle prossime settimane se e come utilizzare queste risorse» ha detto il Premier Matteo Renzi. Tra le diverse ipotesi su come investire il denaro, la più accreditata è che i soldi vengano destinati alle fasce più deboli, eventualità confermata dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. In questi giorni si è parlato di un decreto per definire come e a chi destinare le eccedenze: con grande probabilità sarà prevista l’estensione del bonus di 80 euro alle categorie che ner erano rimaste escluse (pensionati, autonomi ecc.) o l’impiego per la lotta alla povertà.
L’ultimo tesoretto risale al 2007. All’epoca il governo Prodi aveva parlato di un “avanzo” di ben 10 miliardi derivante da maggiori entrate rispetto al previsto. Poi l’allora ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, aveva spento gli entusiasmi ridimensionando il tutto a 2 miliardi e mezzo che furono utilizzati per dare un bonus alle pensioni più basse. Due anni dopo il governo Berlusconi cercò nei conti un altro tesoretto, ma il ministro Giulio Tremonti dichiarò che all’ombra della crisi non era possibile trovare denaro in eccedenza.
Domenico Cappelleri
