La manifestazione nazionale degli ambulanti contro la direttiva europea 'Bolkestein', Roma, 15 marzo 2017. Gli ambulanti tornano a protestare oggi, a poche settimane dalla manifestazione congiunta con i tassisti, che paralizzo' il centro di Roma e fu teatro di disordini. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Direttiva Bolkestein: Oggi a Roma manifestazione nazionale

Ambulanti e titolari di concessioni contro la riforma UE del settore

Fuori i mercati dalla Bolkestein”, “Bolkestein ammazza ambulanti” sono due degli striscioni esposti stamane a Roma nella manifestazione nazionale degli ambulanti. Al grido e allo sventolio di “NO Bolkestein”, la manifestazione vuole opporsi contro le direttive, dal nome ufficiale direttiva dell’Unione Europea 2006/123/CE, e che ha preso il nome dell’economista olandese Frederik Bolkestein, Commissario europeo per il mercato interno, la tassazione e l’unione doganale dal 1999 al 2004, durante la Presidenza europea di Romano Prodi.

La norma, analizzata nel caso della città di Roma nell’inchiesta di Fabio Simonelli, vede riformato il settore dei servizi a livello europeo, che da soli rappresentano circa il 70% dell’occupazione di tutta l’Unione: discussa a partire dal lontano 2004, le più dure critiche alla riforma del settore dei servizi vennero dalla sinistra europea, che criticò la poca tutela del diritto del lavoro e la spinta liberista europea sostenuta dalla stessa Bolkestein.

La direttiva è organizzata su tre ambiti, concernenti l’eliminazione degli ostacoli alla libertà di stabilimento, l’instaurazione della fiducia reciproca tra stati membri e, infine, l’eliminazione degli ostacoli alla libera circolazione dei servizi. Ed è proprio l’ultima voce a preoccupare di più ambulanti e titolari di concessioni, preoccupati di essere investiti nelle loro realtà quotidiane dai colossi multinazionali.

A livello italiano, ieri i Parlamentari del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati e Roberto Cotti hanno chiesto di escludere la categorie delle guide turistiche dalla lista dei servizi colpiti dalla Bolestein, etichettando la normativa come “una normativa europea che accontenta le lobby dei grandi tour operator che vogliono venire in Italia a sfruttare le nostre ricchezze pagando quattro soldi i lavoratori e umilia la professionalità e il know how del Made in Italy, il cui valore aggiunto è dato proprio dal legame con il territorio. E pertanto va riconosciuto e pagato adeguatamente”. Maurizio Gasparri di Forza Italia invece attacca il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, colpevole di “essersi dimostrato un irresponsabile nella mancata tutela di categorie importantissime come quelle dei balneari e degli ambulanti minacciati dalla vergognosa direttiva Bolkestein”.

La protesta di oggi, cominciata alle 9 di stamane a Piazza della Repubblica ed indetta una settimana fa, a tre settimane di distanza dalla protesta con i tassisti che paralizzò il centro di Roma e fu teatro di disordini, mira alla “difesa dei mercati e il lavoro di 500mila famiglie”. “Saremo in migliaia e arriveremo da tutta Italia” riporta l’Ansa, citando gli organizzatori. La protesta, continua dopo che lo scorso 14 febbraio il Governo aveva inserito nel Decreto Milleproroghe lo slittamento dell’attuazione della stessa Bolkestein di altri 2 anni, e quindi non prima del 31 dicembre 2018.

Lorenzo Capezzuoli Ranchi

Nato a Roma durante i mondiali di Italia ’90, è iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Lazio, albo pubblicisti. Dopo una esperienza a New York, dove studia Broadcast Journalism alla New York Film Academy, torna nella Capitale per il Master in giornalismo della Lumsa. Estroverso, spigliato e gran chiacchierone, guarda al prossimo biennio col sorriso.