Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte durante il consiglio confederale nazionale della UIL, Roma 4 luglio 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

Dl semplificazioni in Cdml'attesa del premier Conte"madre di tutte le riforme"

Domani verranno illustrati i contenuti verso deroga per appalti, no a condoni

Il testo del Dl semplificazioni è atteso in Consiglio dei ministri questa sera alle 21.30. Sarebbero numerosi i nodi da scogliere, spiegano fonti di governo, in particolare sul capitolo appalti e commissari per le grandi opere, ma anche sulle norme che riguardano l’edilizia. Il disco verde arriverà in serata, anche se c’è chi non esclude che il Cdm possa andare per le lunghe e concludersi a tarda notte. Domani mattina il premier Giuseppe Conte dovrebbe illustrare i contenuti del provvedimento, fortemente voluto dallo stesso presidente del Consiglio, in una conferenza stampa attesa a metà mattinata, prima della partenza per Lisbona.

In particolare, tra le novità principali introdotte nel provvedimento ci sarebbero la deroga di un anno al Codice degli appalti; la riformulazione del reato di abuso di ufficio per i pubblici ufficiali; lo smart working per gli impiegati pubblici; un nuovo piano di investimenti; la tutela dell’ambiente e l’implementazione della green economy. Non accolta, invece, la sanatoria per gli abusi edilizi. Una misura sostenuta dal premier ma bocciata dal Pd. Il punto più controverso riguarda gli appalti senza gara sotto la soglia dei 150mila euro, per i quali si teme il rischio di infiltrazioni. Per questo non si esclude il via libera “salvo intese”.

Conte l’ha definita “la madre di tutte le riforme” per questo il Governo non vuole perdere tempo. Tuttavia, prima di arrivare alla versione definitiva del nuovo decreto, è indispensabile trovare l’accordo con i partiti di maggioranza. “Con il decreto semplificazioni, diamo impulso agli investimenti e alla ripresa”, ha detto il premier il 4 luglio, parlando al Consiglio Federale della Uil. Conte ha definito “il più coraggioso” della storia il progetto di riscrivere le regole della burocrazia del Paese. “Questo governo ha assunto decisioni mai prese nella storia repubblicana – ha puntualizzato -. Si è assunto la responsabilità di essere definito, ingiustamente, illiberale. Noi siamo quelli dei protocolli di sicurezza, del patto di rilancio più ambizioso, della semplificazione più coraggiosa”, ha concluso.

Camilla Canale

Cresciuta tra Roma e Milano ma adottata dal Kenya. Ha studiato Filosofia e Scienze Politiche e si è appassionata ad entrambe. Ricercatrice, surfista, videomaker e umorista di professione. La sua ambizione è di rendere la cultura accessibile universalmente. L’informazione e la verità sono i suoi strumenti.