Due scarpe rosse per ricordare le donne vittime di violenza al convegno: "Questo non è amore, in occasione della giornata  contro la violenza sulle donne, Università La Sapienza, Roma, 24 novembre 2017. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Domani la Giornata contro la violenza su donneTante le iniziative italiane

Istituita dall'Onu nel 1999 Porte aperte alla Camera

Siamo alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite a partire dal 1999. Da 18 anni, ogni 25 novembre, governi, organizzazioni internazionali e ONG organizzano attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno.

Anche l’Italia si prepara all’evento. Solo ieri l’ex capitano della Roma, Francesco Totti, ha organizzato nella sua scuola calcio una “partita del cuore” in onore di Sara di Pietrantonio, la ragazza 22enne strangolata e poi bruciata dall’ex fidanzato, Vincenzo Paduano, la notte del 29 maggio 2016. Oggi alla Sapienza di Roma si tiene il convegno Questo non è amore, alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli. Cento sagome bianche, ognuna testimone di una storia di una vittima, hanno riempito i Giardini di Piazza San Marco nella Capitale per iniziativa dell’Ugl (Unione Generale del Lavoro). L’installazione dal nome Senza parole sarà visibile fino a domani.

Proprio il 25, infatti, è stato organizzato un evento senza “precedenti”, come ha detto la Presidente della Camera, Laura Boldrini a Radio Anch’io su Rai Radio 1. «Apriamo la Camera alle tantissime vittime di violenza, molestie, assieme alle tante  che fanno di questo problema il centro della loro vita». Tutte le sale del palazzo saranno aperte alle donne e sarà possibile seguire i lavori sui maxi-schermi.

Sulla Stampa, sempre per presentare la giornata di domani, la Boldrini invita le donne a “metterci la faccia”. «L’opinione pubblica femminile è troppo debole.  I politici maschi non si spendono abbastanza. E in questa legislatura le donne sono solo il 30%. Il primo atto parlamentare della legislatura è stato la ratifica della Convenzione di Istanbul. A seguire il decreto sul femminicidio, il piano antiviolenza, i fondi stanziati. Sono stati fatti alcuni errori, alcuni punti verranno aggiustati con il decreto fiscale. Il problema è, però, ancora culturale, e questo va oltre le leggi».

L’Eures ieri ha divulgato i nuovi dati aggiornati sulla violenza e i femminicidi in Italia. Le vittime nei primi dieci mesi del 2017 sono state 114.

Marina Lanzone

Nata a Monopoli (Ba) il 17 febbraio 1993. Laureata in Lettere all'Università di Bari, ha iniziato a collaborare con una testata on-line. Nel 2016 ha frequentato un Master in giornalismo semestrale che le ha offerto l’opportunità di fare uno stage presso la sede romana del Tg5. Appassionata di teatro e cinema ma anche costume e società ha iniziato il secondo master in giornalismo presso la Lumsa per mettersi in gioco e diventare una giornalista multitasking.