HomePolitica Elezioni regionali, alleanze tra IV e Pd a rischio: Renzi vuole correre da solo

Regionali, intese a rischio
Renzi vuole correre da solo
5 Stelle puntano su Costa

Non c'è convergenza in Puglia e Toscana

il Pd è in fibrillazione anche in Veneto

di Alessandro Rosi18 Febbraio 2020
18 Febbraio 2020

Non c’è ancora una data per le prossime elezioni regionali in Veneto, Puglia, Toscana e Campania, ma lo scontro tra partiti è già entrato nel vivo. Su possibili alleanze tra M5S e Pd, la capogruppo grillina Alice Salvatore ha escluso che il movimento possa allearsi con altri partiti alle elezioni regionali. Per cambiare intendimenti – hscritto in un post – servirebbe un voto nazionale su Rousseau.

In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, il leader della Lega Matteo Salvini ha stilato invece un identikit dei candidati da proporre alla presidenza della Campania e della Puglia: “Credibili, perbene, competenti. Vorrei delle facce nuove, capaci di aprirsi alla società civile”. Ma a sparigliare le carte è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Puglia.
L’ex premier Matteo Renzi si è opposto alla ricandidatura del dem Michele Emiliano. E a nome anche di Azione di Carlo Calenda e di +Europa ha proposto la ministra Teresa Bellanova.

Veneto.
Il governatore uscente del Veneto Luca Zaia è il più amato tra i presidenti di regione, secondo il sondaggio Swg dello scorso novembre. Non è dunque semplice batterlo e tra Italia Viva e Pd non sembra esserci intesa. Il deputato Ettore Rosato, a nome di IV, ha annunciato al Gazzettino l’intenzione di non sostenere l’aspirante governatore Arturo Lorenzoni, scelto dal segretario del Pd Nicola Zingaretti. Il caos veneto ha prodotto un altro effetto, proprio in laguna: a Venezia il Pd deve registrare la rinuncia di Gabriella Chiellino a sfidare il sindaco uscente Luigi Brugnaro.

Toscana.
Nella regione in cui Renzi era stato sindaco di Firenze, il leader di IV ha scelto di non sostenere Eugenio Giani del Pd alla corsa per la presidenza. Una mossa che riporterebbe in bilico l’esito della sfida, in un territorio dove il Pd, sulla carta, parte favorito.

Campania.
I vertici del M5S propongono al Pd il ministro dell’ambiente Sergio Costa, sui cui c’è anche il via libera del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Dal Nazareno non trapela nulla e c’è di mezzo il governatore uscente dei dem Vincenzo De Luca. La partita è tutta da seguire. Oggi pomeriggio Renzi torna a Roma dopo due giorni in Pakistan. Domani andrà a Porta a porta e da ore ai suoi fedelissimi annuncia che sgancerà “una bomba”, chissà se per le regionali o per far cadere il governo.

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