Emergenza caporalatominacce a sindacalista inviata foto macabra

L'episodio è accaduto in Puglia oggi la denuncia contro ignoti

Dopo i disordini nel Foggiano, torna di nuovo sulle pagine dei giornali il tema del caporalato. Questa volta per via di una minaccia ad una dirigente della Cgil di Lecce che da tempo combatte gli schiavisti. La notizia è stata resa nota questa mattina dal Corriere del Mezzogiorno nell’edizione pugliese. La sindacalista, il cui nome resta segreto, ha ricevuto una macabra foto tramite WhatsApp: nell’immagine è ritratto un topo impiccato.

La dirigente della Cgil è da tempo impegnata in prima linea contro il caporalato e lo sfruttamento dei braccianti nelle campagne dell’area di Nardò, in provincia di Lecce, dove ogni estate si ritrovano centinaia di persone in cerca di lavoro nei campi. Non è però la prima volta che la donna è fatta oggetto di minacce, nonostante da un anno circa sia impegnata in un’altra categoria di lavoratori dello stesso sindacato. In passato, infatti, le era stato consigliato più volte di farsi da parte e lasciar perdere la sua battaglia contro i caporali.

Oggi pomeriggio, la sindacalista dovrebbe formalizzare una denuncia contro ignoti. Si recherà in questura accompagnata da Valentina Fragassi, segretaria generale della Cgil di Lecce, messa a conoscenza dell’episodio ieri mattina. “Sarà una denuncia in via cautelativa – ha spiegato al Corriere del Mezzogiorno Valentina Fragassi-. Crediamo che la nostra compagna debba avere al suo finaco l’organizzazione sindacale”.

Questo è l’ennesimo episodio che evidenza ancora una volta quanto sia urgente un intervento contro la tragedia del caporalato. Un’emergenza che viene ignorata dai media nazionali se non in rari casi. La politica locale è abbandonata, i sindaci sono soli nell’affrontare quotidianamente una lotta alla criminalità organizzata locale che è diventata ingestibile.