Ukrainian reservists attend a military exercise at a training ground near Kiev, Ukraine, 18 December 2021 (issued 19 December 2021). According to a survey conducted by the Kiev International Institute of Sociology (KIIS) in December 2021 and published on 17 December 2021, the 50,2 percent of Ukrainians said they would resist in case of a Russian military intervention into their city, town or village. Every third respondent to the poll, the 33,3 percent, said they were ready to engage in armed resistance while the 21.7 percent said they were ready to participate in civil resistance actions . The US and Ukraine have accused Russia of amassing tens of thousands of troops along the Ukrainian border in preparation for a possible attack. Tensions with Russia have pushed many Ukrainians to sign up to territorial defense units. ANSA/SERGEY DOLZHENKO

Escalation Russia-UcrainaL'Italia si prepara Allertati mille soldati

Di Maio domani in visita a Kiev La Cei: "Scongiurare uso della violenza"

Un migliaio di soldati per rafforzare il confine Sud-Est dell’Europa. Anche l’Italia si prepara a fronteggiare l’escalation tra Russia e Ucraina, e per farlo preallerta informalmente un battaglione dell’Esercito italiano. Roma ribadisce quindi la vicinanza all’Alleanza nord-atlantica e la disponibilità ad appoggiare eventuali piani di intervento, a patto che ci sia il via libera dei Paesi “ospitanti”. Ma solo nella riunione dei ministri della Difesa della Nato, prevista per mercoledì a Bruxelles, si prenderà una decisione ufficiale sulla partecipazione del nostro Paese alle azioni di deterrenza nei confronti di Mosca. Una nuova missione che prevederebbe un dispiegamento di uomini e mezzi in Ungheria, Bulgaria, Slovacchia e Romania.
Tra gli Alleati, l’Italia contribuisce in maniera rilevante allo sforzo militare della Nato. Già lo scorso maggio il Ministero della Difesa ha avviato in Estonia una missione di difesa aerea del Baltico, finora rigorosamente di controllo. In Lettonia il nostro esercito è presente dal 2016 con 238 militari e 135 mezzi terrestri, mentre l’Aeronautica italiana pattuglia i cieli di Lituania, Islanda, Romania, Slovenia, Montenegro.
Intanto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio potrebbe raggiungere Kiev già domani, per portare avanti la trattativa diplomatica in una fase delicatissima della crisi. Sabato mattina il ministro ha preso parte alla riunione tecnica all’Unità di Crisi che ha deciso di consigliare agli italiani in Ucraina di lasciare il paese. L’ambasciata, per il momento, rimane aperta “come segnale politico e per continuare a seguire una crisi che sarà ancora lunga e difficile”, rassicurano al Ministero degli Esteri.
Sulla linea della cautela anche la Conferenza Episcopale Italiana, che fa appello alla “responsabilità di tutti” nello “scongiurare il ricorso alle armi, ma anche evitare ogni discorso di odio, ogni riferimento alla violenza, ogni forma di nazionalismo che porti al conflitto”. Una crescente tensione che, come sottolineano i vescovi italiani, “aggiunge preoccupazioni alle tante che l’umanità sta già vivendo per la pandemia e per le altre ‘pandemie’ che attraversano il pianeta: povertà, malattie, mancanza di istruzione, conflitti locali e regionali”.