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Essere bambini al Sud è più pericoloso. E il 43,6% è a rischio povertà

di Marco Bertolini18 Novembre 2025
18 Novembre 2025
Sud

Il 43,6% con meno di 16 anni nel Mezzogiorno è a rischio povertà | Foto Ansa

ROMA – Al Sud è più pericoloso essere bambini. A dirlo l’ultima edizione dell’Indice regionale sul maltrattamento e la cura all’infanzia in Italia di Fondazione Cesvi. Le regioni più problematiche? Campania, Sicilia, Puglia e Calabria.

Non solo fattori di rischio elevati

Non solo fattori di rischio elevati nelle aree del Mezzogiorno. Ci sono importanti criticità anche sul fronte del sistema dei servizi di contrasto alla povertà. Al Sud infatti queste risultano al di sotto della media nazionale. Secondo il rapporto infatti quasi tutte le regioni del Meridione sono “ad elevata criticità” per quanto riguarda il rischio di maltrattamento. Questo a causa di condizioni socio-economiche più difficili. Nelle regioni prese in esame infatti il 43,6% dei bambini e ragazzi con meno di 16 anni è a rischio di povertà o di esclusione sociale. La media nazionale è invece del 26,7% con Centro e Nord Italia rispettivamente al 26,2% e al 14,3%.

Cesvi: “Al Sud povertà più diffusa e sistema di tutela più carente”

“Sono fondamentali interventi mirati a rafforzare le capacità familiari e migliorare l’accesso ai servizi di assistenza, formazione e supporto psico-sociale, con particolare attenzione alle aree di maggiore vulnerabilità territoriale del Sud Italia, dove la povertà è più diffusa e i sistemi di tutela spesso più carenti”. Così il direttore generale di Cesvi Stefano Piziali parla delle azioni da seguire per garantire i dritti ai bambini nati in zone ad alto rischio di povertà, esclusione sociale, trascuratezza e maltrattamento in Italia. Piziali inoltre sottolinea come gli episodi di maltrattamento possano comunque avvenire indipendentemente dagli status socioeconomici. Ma ce n’è uno che influenza maggiormente il dato. “Vivere in un quartiere o in un contesto familiare povero aumenta fortemente i rischi. La povertà materiale educativa e relazionale si configura, infatti, come uno dei fattori predittivi più rilevanti di episodi di abuso e trascuratezza, anche perché l’indigenza può rappresentare un rilevante fattore di stress genitoriale”, conclude Piziali. 

Che cosa è la Fondazione Cesvi

Cesvi, “cooperazione e sviluppo”, è un’organizzazione no-profit umanitaria italiana fondata a Bergamo nel 1985 e presente in 23 Paesi. Lavora in tutto il mondo per la solidarietà internazionale, con l’obiettivo di promuovere i diritti umani e lo sviluppo sostenibile. Questo perché crede che il riconoscimento dei diritti umani contribuisca al benessere di tutti sul pianeta. Per farlo, in Italia opera con le Case del Sorriso, strutture che offrono attività di sostegno psicologico, ascolto, supporto alla genitorialità, laboratori sportivi, psicomotori, artistico-espressivi e proposte educative.

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