Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, e Matteo Salvini della Lega

Pochi giorni alla Fase DueL'opposizione all'attaccoMeloni: "Una bomba sociale"

Salvini: "Governo schiavo dei sindacati" Anzaldi: "No ai pieni poteri a Conte"

All’attacco della Fase Due. Mancano appena cinque giorni alle tanto attese riaperture del prossimo 4 maggio, ma il governo non vive momenti tranquilli. L’opposizione prende di mira alcune scelte della maggioranza, come quella di riaprire alcuni settori in anticipo rispetto ad altri. Una presa di posizione riassumibile nelle odierne dichiarazioni di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Parole che accendono il dibattito politico.

Ai microfoni di Rtl 102.5 Meloni ha spiegato che “con le riaperture differenziate si rischia la desertificazione di interi settori economici. Le persone e le vite non sono codici. Il governo si deve assumere le proprie responsabilità”. Il rischio è quello di una “bomba sociale – dice durante “Non stop news” – che potrebbe portare a discriminazioni tra lavoratori”.

Gli attacchi arrivano anche dal leader della Lega Matteo Salvini, che in un’intervista alla Stampa dice la sua sulle scelte intraprese dall’esecutivo. “Questo governo è schiavo dei sindacati”. La discussione ruota tutta intorno a questa frase, con Salvini che poi aggiunge: “Per la Fase 2 servono certezze, ma qui c’è solo incomprensione. Bisogna fermare la tirannia della Cgil”. Il leader della Lega poi promette una protesta per il 1° Maggio: “Saremo operativi, ma non in piazza”, afferma a La Stampa.

Diverso l’atteggiamento del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che a Cartabianca si dice “contrario alla sfiducia individuale”. Parole appoggiate dal presidente leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che parlando a Tagadà dice di avere “un affetto stabile con Forza Italia”.

Non mancano le scintille sia all’interno della maggioranza che nell’opposizione: nel dibattito si inserisce anche Italia Viva, con il deputato Michele Anzaldi che su Facebook dice “no ai pieni poteri, né a Salvini né al premier”. Il governo Conte, oltre al coronavirus, ora fronteggia anche le richieste della Lega e di Fratelli d’Italia, divise nei modi ma unite nel concetto.

Tommaso Franchi

Tommaso Franchi, nato a Roma il 30/07/1994. Diplomato al liceo classico Virgilio nel 2013. Dottore in Giurisprudenza con laurea conseguita presso l’Università degli studi Roma Tre nel 2018. Collaborazioni con la testata giornalistica Roma Daily News. Dal 2018 iscritto al Master in Giornalismo LUMSA.