Festival di Sanremo, sotto l’“ispezione” di 1.149 giornalisti

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Prima ancora di essere la festa della musica italiana il festival di Sanremo, al via questo martedì 18 febbraio, si conferma il fenomeno mediatico per eccellenza. A riprova di ciò uno stuolo di 1.149 operatori dell’informazione (accreditati), tra giornalisti e fotografi, sono attesi in questi giorni nella “città dei fiori” per assistere alla più importante competizione della canzone italiana. Un numero che ha lasciato perplessi e ha suscitato diverse polemiche in merito ai costi di questa massiccia presenza. Ma si sa “Sanremo è Sanremo” e una partecipazione così corposa di giornalisti non può che essere giustificata dall’interesse che si genera attorno a tutto ciò che riguarda il Festival, nel quale la musica rimane spesso solo a fare da sfondo. Non per nulla la curiosità che più fa gola risponde alla domanda: “come sarà vestita Luciana Litizzetto?”. Anche quest’anno infatti sarà lei la first lady del Festival che affiancherà Fabio Fazio nella conduzione. Una coppia collaudata che lavora insieme da anni a “Che tempo che fa”, riconfermata alla guida di Sanremo dopo gli ottimi ascolti dello scorso anno.

Sono stati loro nel 2013 ad introdurre la novità della “doppia canzone”, valida anche per quest’edizione, la sessantaquattresima nella storia del Festival: ciascun artista si presenterà con due pezzi, uno dei quali verrà eliminato nel corso della prima serata, l’altro invece continuerà a concorrere per la vittoria finale.

Nella serata di venerdì la gara s’interromperà per dar spazio alla celebrazione della musica cantautorale italiana. I 14 artisti in gara si esibiranno con una canzone a loro scelta che ha fatto la storia della musica d’autore in Italia. Annunciato in conferenza stampa da Fazio anche un omaggio a Claudio Abbado, il celebre direttore d’orchestra scomparso recentemente.

Anche quest’anno il festival tenta di rinnovarsi, pur senza sconvolgere la tradizione. La novità principale sarà l’introduzione a cura del vj di Mtv Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, l’ex Iena divenuta famosa grazie al film da lui diretto “La mafia uccide solo d’estate”. La sua presenza va a strizzare l’occhio al pubblico più giovane, allargando ancora di più il bacino degli spettatori del festival, all’interno del quale troviamo, oltre agli affezionati del format, anche i seguaci di Fazio. Le premesse per fare buoni ascolti anche quest’anno non mancano.

Silvia Renda

Nata a Lamezia Terme il 20 Aprile 1991. Vive da qualche anno a Roma dove ha conseguito la laurea triennale con votazione 110 e lode in Scienze della comunicazione (percorso giornalismo, uffici stampa e relazioni pubbliche) presso l’Università Lumsa, con una tesi dal titolo “La nuova vecchia retorica politica italiana: comunicazione nell’era della politica pop”. Ha collaborato con redazioni giornalistiche online. E' attualmente praticante della Scuola di Giornalismo dell’Università Lumsa.