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Francesco, il Papa tra la gente in strada come un parroco. Ride, scherza e rende omaggio a don Consalvo

di Claudia Nardi19 Marzo 2013
19 Marzo 2013

Papa Francesco non smette di stupirci. Da quando Jorge Mario Bergoglio è stato eletto il successore di Pietro – quasi una settimana fa – il mondo intero sta assistendo a una vera e propria rivoluzione di stile e di linguaggio da parte del Pontefice.

Durante la prima domenica da Papa, Francesco parla, ride, scherza e stringe le mani ai suoi fedeli presenti poco fuori la parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, dove Bergoglio sta per celebrare la messa. Proprio come un semplice parroco di quartiere, non si “immerge” nella folla per essere acclamato, lui guarda dritto negli occhi uno ad uno i pellegrini provenienti da tutto il mondo, incoraggiandoli a sostenere il loro vescovo di Roma. Lui va, viene, esce dal “confine” dello stato Vaticano e si mescola tra la gente assiepata alle transenne sotto lo sguardo vigile, stupito ed emozionato del capo della gendarmeria, Domenico Giani. Confermando il suo stile semplice e informale, il Santo Padre chiede poi di lasciare avvicinare due sacerdoti argentini che aveva riconosciuto in mezzo al fiume di gente e li invita ad andare con lui.
L’omelia e l’omaggio a don Consalvo. Durante la messa, Papa Francesco lascia di nuovo tutti a bocca aperta quando, nella chiesetta di Sant’Anna, chiede di rendere onore a un giovane missionario uruguaiano, don Consalvo. Bergoglio prende quindi il microfono e dice: «Voglio farvi conoscere un prete che lavora con i ragazzi di strada, con i derelitti, ha fatto qualcosa per loro, una scuola che restituisce dignità ai ragazzi e le ragazze di strada, che ora amano Gesù’. Io ti chiedo Consalvo vieni qui per salutare tutti».
Nell’omelia, il nuovo Pontefice ha incentrato la sua riflessione sul perdono che il Signore concede a tutti i peccatori senza escludere nessuno e senza stancarsi di perdonare. Un monito a tutti, quello lanciato: non abbiate paura di chiedere perdono al Signore. Un monito anche alla Chiesa: non rifiutare mai il perdono. «Non peccare più – ha spiegato Francesco – solo quel consiglio ci dà il Signore, ma se dopo un mese siamo nelle stesse condizioni, il Signore mai si stanca di perdonarci. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono, lui mai si stanca di perdonarci».
Il saluto al fratello di Emanuela Orlandi. E all’uscita, ancora una rottura di protocollo: Papa Francesco si ferma a salutare i fedeli al termine della messa, tra abbracci e commozione. Tra loro anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza misteriosamente scomparsa oltre trent’anni fa.

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