Don Enzo Raimondi celebra i funerali di Giovanna Pedretti | foto Ansa

Suicidio di Pedrettiil sacerdote si scagliacontro gli hater sui social

"Ne uccide più la lingua che la spada" Queste le parole nel corso dell'omelia

LODI – “Ne uccide più la lingua che la spada”. Questo, forse, il passaggio più significativo dell’omelia di don Enzo Raimondi nel corso dei funerali di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano trovata morta otto giorni fa nel greto del fiume Lambro.

La donna, che potrebbe essersi tolta la vita, era stata lodata per aver risposto a tono alla recensione di un cliente della sua pizzeria, “Le Vignole”, che lamentava di aver dovuto consumare il pasto accanto a due omosessuali e un disabile. Gli stessi social che l’avevano incoronata paladina, tuttavia, alcuni giorni dopo le si sono rivoltati contro accusandola di aver inventato la recensione per farsi pubblicità.

Don Enzo Raimondi ha definito il giudizio dei social “sommario, senza appello e senza misericordia”, costruito da per “soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui”. Il prete ha poi invitato i presenti – più di mille – a riflettere sul “potere distruttivo che possono avere delle semplici parole” affinché tragedie simili siano evitate.

Nel sagrato della chiesa dove si è tenuta la cerimonia è stato esposto lo striscione, già comparso nei giorni scorsi fuori casa di Pedretti, che invitava i giornalisti a rispettare il momento di dolore della famiglia.

Maddalena Lai

Sarda, laureata in Giurisprudenza e aspirante giornalista. Mi piacciono la scrittura, la politica e i diritti. Ho una vocazione per le cause perse e le domande scomode.