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HomeEsteri Gaza, il piano Trump al voto dell’Onu. Netanyahu: “Mai uno Stato palestinese”

All'Onu si vota il piano Trump
per il futuro della Striscia
Netanyahu: "Gaza da disarmare"

Un gruppo di Hamas barricato a Rafah

Pressione statunitense su Israele

di Marco Bertolini17 Novembre 2025
17 Novembre 2025
Gaza

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è l'organo delle Nazioni Unite, composto dalle potenze globali e da altre potenze di rilievo, incaricato di mantenere la pace e la sicurezza internazionali in conformità con i principi e le finalità delle Nazioni Unite | Foto Ansa

NEW YORK – All’Onu approda il piano Usa per il futuro di Gaza, criticato nella notte dalle fazioni palestinesi di Hamas. Dal canto suo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ribadisce il rifiuto alla formazione di uno Stato palestinese.

Al Palazzo di Vetro si vota sulla risoluzione americana

Oggi, 17 novembre, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu vota sulla risoluzione statunitense che approva il piano globale per il cessate il fuoco a Gaza. In una dichiarazione pubblicata nella notte, Hamas dichiara “pericoloso” il progetto. Secondo le fazioni palestinesi, che respingono qualsiasi clausola relativa al disarmo di Gaza, è “un tentativo di sottomettere la Striscia di Gaza all’autorità internazionale”. Così riferiscono i media israeliani. Intanto c’è l’incognita Russia. Il Cremlino potrebbe porre il suo veto sulla proposta del presidente Donald Trump, presentando un’altra risoluzione che prospetta la soluzione dei due Stati. Il premier israeliano Netanyahu ha ribadito l’opposizione alla formazione di uno Stato palestinese, in qualsiasi territorio. “Gaza verrà smobilitata e Hamas disarmata, con le buone o con le cattive”, ha scritto. 

Un gruppo di Hamas trincerato a Rafah

Un centinaio di persone appartenenti a Hamas è barricato in un tunnel a Rafah, città nel sud della Striscia. Il gruppo è composto da agenti operativi con esperienza di combattimento e terroristi reclutati di recente nell’ala militare dell’organizzazione. Una fonte palestinese ha riferito all’emittente israeliana Kan News che i militanti non si arrenderanno. Questi inoltre non accetteranno alcuna iniziativa che li costringa ad abbandonare la rete di tunnel, se non attraverso un percorso da loro stessi scelto. 

La pressione statunitense su Israele

Per gli Stati Uniti, smilitarizzare la Striscia significa anche rilasciare, da parte di Israele, tutti i terroristi che si trovano nella parte di Gaza controllata da Hamas. Lo ha detto il genero di Trump e funzionario politico statunitense Jared Kushner, in un messaggio trasmesso a Israele. Da liberare non solo quindi il gruppo trincerato a Rafah. L’inviato di The Donald in Medio Oriente Steve Witkoff dovrebbe incontrare poi l’alto funzionario di Hamas Khalil al-Hayya per discutere del tema. Secondo Gerusalemme, le due parti cercheranno una soluzione sui terroristi intrappolati, esprimendo però preoccupazione per una soluzione “al di sopra delle nostre teste”. A dirlo una fonte israeliana a Kenneth News.

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