European Commissioner in charge of Economy, Paolo Gentiloni attends a press conference following an Economic and Financial Affairs Council (ECOFIN) at the European Council in Brussels, Belgium, 05 December 2019. ANSA/STEPHANIE LECOCQ

Gentiloni: "Dopo la crisiva rivisto e riconsideratoil patto di stabilità"

"No a due pesi e due misure Il Mes? Evitare autolesionismo"

“Il patto di stabilità è stato pensato in un momento di crisi, e ora va rivisto”. Così ha dichiarato il commissario europeo Paolo Gentiloni, in un’intervista congiunta con Le Monde e Süddeutsche Zeitung. ”Dobbiamo mettere in chiaro che queste regole sono nate in un momento particolare, nel contesto di una crisi. Ora però da questa crisi siamo fuori”.

L’ex premier ha parlato in merito alle riforme che cercherà di attuare nei prossimi cinque anni. Due le sfide più importanti: trovare risposte concrete ai cambiamenti climatici e alla crescita economia che potrebbe stentare. “In questo contesto – aggiunge – le regole europee devono essere gradualmente adeguate. L’ex premier italiano vuole che si valutino i vantaggi e gli svantaggi del patto di stabilità. “Ci saranno delle consultazioni – afferma – e nella seconda metà del 2020 potremo presentare delle proposte”.

Nel corso dell’intervista Gentiloni ha parlato anche dell’Italia. “Non applicherò due pesi e due misure” ha affermato rispondendo a una domanda sulle riserve sulla sua imparzialità a proposito della situazione italiana e sul bilancio.

Gentiloni, in mattinata, è anche intervenuto al Rome Investment Forum 2019, parlando di temi caldi quali il Mes e il rallentamento economico. “Non ci sono al momento previsioni attendibili sulla possibilità che nel 2020 e 2021 ci sia un ‘rebound’ della crescita significativo” dopo che l’Eurozona ha visto una frenata quest’anno a circa l’1,1% contro una media degli anni scorsi del 2%.”Non siamo alla vigilia di una recessione ma di un rallentamento” – ha precisato. E sul Mes ha aggiunto: “Di tutto abbiamo bisogno tranne che di una fiammata di autolesionismo, di cui ogni tanto purtroppo il nostro Paese è protagonista; paghiamo prezzi politici rilevanti. Abbiamo bisogno, piuttosto, di un rilancio di crescita e sostenibilità”.

Chiara Capuani

Nasce in un paesino a cavallo tra le Marche e l’Abruzzo il 6 giugno 1991. Dopo la maturità scientifica si dedica agli studi classici e si laurea presso l’Università degli studi di Urbino in lettere classiche. Ha viaggiato molto e ha vissuto per studio e lavoro in Francia, Germania e Corea del Sud. Esterofila e loquace adora scrivere e sogna di farlo per professione.