Giornata nera a Piazza Affari per Fiat Chrysler Automobiles (FCA), dopo il dato sulle immatricolazioni diffuso nella giornata di ieri. Nel mese di febbraio, la motorizzazione ha immatricolato 181.734 autovetture, con un calo dell’1,42% rispetto a febbraio 2017. Sempre nel mese di febbraio, FCA ha immatricolato poco meno di 48 mila vetture in Italia.
Il titolo di FCA cede il 6%, in una mattinata difficile per l’intero comparto dell’auto in Europa. Pesano sui listini europei anche i ribassi di Ferrari (-3%), Volkswagen (-2,65%) e Daimler (-2,16%).
A pesare anche la debolezza generalizzata dell’automotive, che risente dei timori di un aumento dei costi delle materie prime dopo l’annuncio di ieri da parte di Donald Trump su nuovi dazi per acciaio e alluminio. Il presidente americano ha fatto sapere che la prossima settimana approverà i dazi per proteggere l’industria siderurgica americana, nonostante il rischio di scatenare guerre commerciali globali. Ha poi indicato che dovrebbero essere severi: del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio. Secondo gli analisti di Fidentiis, potrebbero “pesare per il 2-5%” sui margini dei costruttori giapponesi. Proprio questa mattina, a Tokyo, Honda ha ceduto il 3,78%, Mazda il 2,92%, Toyota il 2,37%, Subaru il 2,12% e Nissan l’1,38%, mentre a Seul Hyundai ha lasciato sul campo il 3,41%”.
Per quanto riguarda le vendite, i dati diffusi ieri a Borsa chiusa hanno mostrato che in Italia sono scese del 10,8%. Vendite che sono in calo anche negli Stati Uniti, dove si è registrata una diminuzione del -13%.