carlo nordio- ansa /Giuseppe Lama

Riforma della GiustiziaStretta su intercettazioniNordio proporrà cambiamenti

Presentate nuove misure al Senato Sì di Meloni e Terzo Polo

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio illustra in Senato il programma del governo per la riforma della giustizia. Un programma che riprende tutti i temi cari al centrodestra.
Come annunciato il giorno del giuramento, Nordio vuole riformare il codice penale “di epoca mussoliniana” in senso liberale da realizzare anche con una “revisione costituzionale”. La riforma prevede la separazione delle carriere, la fine dell’obbligatorietà dell’azione penale, l’accelerazione della riforma della giustizia civile per non perdere i fondi del Pnrr e una “profonda revisione” della disciplina delle intercettazioni. Su quest’ultimo tema Nordio ritiene che le intercettazioni siano uno “strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica” e che non sia più ammissibile che le conversazioni finiscano sui giornali.

Una stretta apprezzata da Giorgia Meloni che da Tirana si dichiara d’accordo con Nordio e che trova anche il sostegno del Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Il terreno della giustizia potrebbe, quindi, rappresentare un’ulteriore saldatura tra Fdi e Terzo Polo.

Dura la reazione, invece, del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia che in merito alle intercettazioni, sottolinea come siano uno strumento importantissimo soprattutto per il contrasto della criminalità mafiosa e terroristica e che aggiunge, poi, come la presenza radicata delle organizzazioni mafiose in Italia spieghi il loro uso superiore rispetto a quello di altri Paesi.

Silvia Longo

Classe 1996. Lucana. Dopo una laurea triennale e magistrale in Relazioni Internazionali qui per coltivare una passione che ho da sempre: scandagliare la realtà e tradurre in parole fatti ed emozioni.