Luciana Lamorgese, Ministro dell'Interno, Paola De Micheli, Ministro dei Trasporti, Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio e Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri durante la discussione sulla fiducia al nuovo governo nell'aula del Senato, Roma 10 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Governo, dopo la fiduciala scelta dei sottosegretariIl giuramento entro giovedì

Conte: "Lista dei nomi prima possibile" L'ex ministro Trenta verso l'Interno

Aria di tensione nella maggioranza giallorossa. Dopo la fiducia di Camera e Senato manca solo la nomina dei 42 sottosegretari e il neonato esecutivo potrà partire ufficialmente. Ai Cinque Stelle ne andrebbero tra i 22 e i 23, al Partito democratico tra i 17 e i 18, mentre a Leu uno o due.

Obiettivo del premier Giuseppe Conte, che ha richiesto una lista dei nomi prima possibile, è quello di far giurare i sottosegretari giovedì, giorno in cui è convocato il Consiglio dei ministri. “Solo dopo aver completato la squadra si potrà andare a regime”, ha dichiarato il premier. Nella serata di oggi ci sarà un vertice di maggioranza.

Il braccio di ferro più intenso si sarebbe consumato all’interno dei 5 Stelle, dove Parlamentari ed ex ministri non volevano rinunciare a un posto di spicco. In particolare, si apprende dall’Adnkronos, i grillini vorrebbero lasciare una poltrona all’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta: per lei si parla di quella del sottosegretario all’Interno.

“Il Movimento non è un ufficio di collocamento”, avrebbero dichiarato i presidenti di Commissione del M5S in una nota alla Camera.
Fonti di Palazzo Chigi smentiscono però che ci siano stati scontri e sottolineano che si sta lavorando in un clima di collaborazione.

Oggi i capigruppo dovrebbero portare le loro proposte a Luigi Di Maio, il quale ha richiesto a ognuno una rosa di tre/cinque nomi, tra cui il capo politico del Movimento deciderà. Secondo fonti parlamentari Vittorio Ferraresi sarebbe confermato alla Giustizia e Luca Carabetta al Mise. Tra le probabili riconferme anche quella di Stefano Buffagni agli Affari regionali e di Laura Castelli all’Economia. La delega ai Servizi invece potrebbe andare allo stesso presidente del Consiglio Conte.

La squadra designata dal Pd sembra più definita sebbene sia ancora soggetta a modifiche e la discussione sia accesa anche all’interno delle singole correnti. I nomi renziani, infatti, non sono ancora definiti. Ai Dem dovrebbe andare la delega all’editoria e probabilmente anche quella agli enti locali, compresa quella su Roma Capitale. Tra i nomi più accreditati compaiono Antonio Misiani all’Economia e Marina Sereni agli Interni.

Federica Pozzi

Federica Pozzi, nata a Roma il 12 febbraio 1994. Diplomata al liceo classico e laureata all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” in Lettere moderne (laurea triennale) e in Editoria e scrittura (laurea specialistica). Appassionata di giornalismo, soprattutto di politica interna, esteri e calcio.