I rider di tutta Italiadomani in sciopero "No allo sfruttamento"

Arriva il nuovo Protocollo Quadro Riders Union: Vogliamo segnali concreti

Dopo lo sciopero del 22 marzo indetto dai dipendenti Amazon, è la volta dei rider che rimarranno fermi in tutta Italia nella giornata di domani.

Sentenze recenti avevano riconosciuto il lavoro subordinato e l’illegalità degli algoritmi utilizzati per l’assegnazione delle consegne che, a detta dei lavoratori, non tiene conto delle effettive distanze e dei corretti tempi di percorrenza delle tratte.

“Vogliamo segnali concreti – spiega Tommaso Falchi, portavoce di Riders Union – siamo lavoratori a tutti gli effetti e vogliamo avere diritti riconosciuti e tutele piene”. Poi ha aggiunto “In questo anno di pandemia le contraddizioni del nostro lavoro sono emerse con più forza: il food delivery è considerato un servizio essenziale, noi siamo lavoratori indispensabili ma continuiamo ad andare avanti in condizioni di precarietà e sfruttamento”.

Intanto, ieri i sindacati e Assodelivery hanno sottoscritto un Protocollo Quadro Sperimentale per la legalità, contro il caporalato, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel settore del food delivery. L’accordo, siglato alla presenza del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è stato definito dai rappresentanti del settore un importante primo passo. Lo stesso ministro ha spiegato che la questione della disciplina del rapporto tra algoritmo e lavoratori, tra gig economy e riconoscimento di nuovi diritti è al centro del confronto anche a livello dell’Ue.

Cgil Cisl e Uil sono soddisfatte dell’istituzione di un Organismo di Garanzia che vigilerà sulle dinamiche lavorative dei rider e riporterà eventuali anomalie direttamente alla Procura della Repubblica.

Lo sciopero, tuttavia, rimane confermato. Maurilio Pirone, della rete RiderXidiritti , spiega “bisogna arrivare a un tavolo di trattativa più largo per la definizione di un contratto diverso da quello siglato. Lo sciopero di venerdì serve a dare un segnale in questa direzione”.

 

Francesca Massimano

Laureata in lingue e letterature straniere, amo la letteratura spagnola e i libri di Miguel de Unamuno. Ho conseguito due master, il primo in “Programmazione Comunitaria” e il secondo in “Media Entertainment”. Ho fatto diverse esperienze di stage e di lavoro, dal Parlamento Europeo a Radio1 Rai, passando per la puntata 0 di un programma tv creato grazie ad un bando di Regione Lazio. Mi sono trasferita a Roma da qualche anno e sogno di rimanerci per tutta la vita.