"Il Pd è più a rischioper M5S l'appuntamento sono le elezioni politiche"

Cacciari: "Meloni e Salvini si metteranno d'accordo dopo il voto"

Massimo Cacciari è filosofo, accademico ed ex sindaco di Venezia. Esperto e attento osservatore della politica nazionale, ha esaminato con Lumsanews eventuali risvolti del prossimo voto amministrativo del tre e quattro ottobre sul governo e sulle formazioni politiche.

 Cacciari, queste elezioni amministrative avranno ripercussioni sui partiti?

“Nel Pd ci potranno essere contraccolpi e si tratterà in particolare di vedere che cosa accadrà a Roma e quali saranno le sorti di Letta nelle supplementari di Siena. Per il Movimento Cinque stelle invece ritengo che non ci saranno ripercussioni gravi comunque vada il voto. Si tratta di elezioni amministrative, mentre per i pentastellati il vero appuntamento è sempre stato ed è il voto politico, dove dovranno far fronte a una drastica riduzione di voti e di deputati.

Spostandoci nel campo della destra sembra profilarsi uno scontro per la leadership tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini…

“Non faranno nessun casino tra di loro. Adesso si stanno posizionando, ma dopo si metteranno d’accordo  quando arriverà il momento del voto politico e la soluzione mi pare piuttosto semplice: la leadership sarà affidata a chi prenderà più voti”.

Il governo invece è blindato…

“Neanche a dirlo, è corazzato. Qualunque crisi metterebbe a rischio la ripresa e il bilancio. A livello politico ciascun partito sta facendo giochetti per aumentare il proprio consenso, giocando su questioni che ormai sono marginali rispetto al “core bussiness” che è l’uso degli straordinari finanziamenti per la ripresa. Tutta la parte economico-finanziaria è nelle mani di Draghi e i partiti si divertono sui contorni”.

 Un voto amministrativo molto centrato sulle posizioni locali quindi..

“Certamente. A Milano c’è una figura locale che vincerà facile, a Roma le questioni decisive riguardano la tenuta della Raggi. In generale, si tratta di partite locali che, come dicevo, avranno ripercussioni politiche possibili soltanto sul Pd, dove in caso di disfatta si potrebbe mettere in discussione la linea politica del segretario Letta”. 

Andrea Persili

Classe 1990, laurea in Giurisprudenza e tante passioni: dalla politica alla letteratura, dalla storia alla filosofia. Ho fatto da relatore in seminari sul diritto di cittadinanza. Ho scritto di caporalato e mobbing. Ed alla fine ho scoperto che il giornalismo è la mia vera passione: la curiosità di indagare in territori inesplorati e di dare voce a chi non può farlo.