Indiscutibile il fascino delle strade del centro di Roma, ma quello che manca è la sicurezza

cq5dam.web.650.600È indiscutibile il fascino esercitato dalle strade del centro di Roma, intrecciate in un vasto reticolato d’asfalto posto sotto lo sguardo di innumerevoli opere. Peccato, però, che molte di queste non garantiscano la dovuta sicurezza ai pedoni e ai centauri che decidono di percorrerle. A testimonianza di ciò, le ultime tristi storie di cronaca, ben lontane dagli spensierati viaggi in Vespa per le vie dell’Urbe de “La dolce vita”. Come la morte di Luca Liberti, 19 anni a maggio, avvenuta venerdì notte sula rotatoria di Piazza Istria, dopo una pizza con gli amici, davanti ai locali gremiti di gente. «Ero di spalle – ha raccontato un giovane testimone – ho sentito un botto, poi un urlo, mi sono girato e ho visto quel ragazzo a terra. L’autista si è fermato. Ho chiamato il 118, ma è stato inutile».
Le dinamiche dell’incidente non sono ancora chiare: «Forse Luca è scivolato sotto al bus a causa di una frenata improvvisa per cercare di evitare l’impatto con l’autobus della linea 88», ha spiegato il presidente del Municipio II, Giuseppe Gerace. «Quella rotatoria è stata realizzata per migliorare la circolazione, fluidificare il traffico, dissuadere dal parcheggio selvaggio – ha proseguito Gerace -, ma bisogna capire se qualcosa venerdì notte a piazza Istria non ha funzionato e perché Luca è morto». Il conducente Atac F.V., portato sotto choc al policlinico Umberto I, ha preferito non rispondere alla domande. È indagato per omicidio colposo. È risultato negativo agli alcol e droga test. Anche se sulle prime ha riferito di non essersi reso conto di nulla: «Ho solo sentito qualcosa sotto le ruote», ma d’altronde si parla di uno scontro tra un autobus di 18 tonnellate e uno Scarabeo 50 che peserà, sì e no, una novantina di chili.
Il Municipio, intanto, ha deciso di destinare «200 mila euro del nostro primo piano investimenti a interventi mirati come la realizzazione di aree a traffico limitato, di zone a 30 chilometri all’ora, la sistemazione degli incroci pericolosi e azioni di dissuasione della velocità dei veicoli». Gerace ha rivendicato come «nonostante le competenze limitate e la scarsità di risorse, la sicurezza stradale è uno dei settori in cui abbiamo profuso più energie. Nelle prossime settimane verrà attivato l’Osservatorio sulla sicurezza delle strade e il programma straordinario di strisce pedonali in termoplastica (quindi durevoli) in prossimità delle scuole».
Un piano che probabilmente avrebbe meritato maggior rilievo nella scaletta degli impegni del municipio e delle autorità competenti. Il caso di Luca, infatti, non è un caso sporadico: martedì scorso, Riccardo Patrignani, centauro 34enne, è rimasto coinvolto in un incidente in via del Muro Torto, nel tratto compreso tra Corso d’ Italia e via del Galoppatoio. Per cause ancora da accertare, il suo scooter si è scontrato con un furgone. Il 34enne aveva riportato diversi traumi, che purtroppo si sono rivelati fatali. Il decesso è avvenuto qualche ora dopo il sinistro, nella notte tra martedì e mercoledì al policlinico Umberto I.
Ma non sono solo i centauri a rischiare quotidianamente la vita. Al grande “gioco dell’oca” delle strade romane partecipano anche i pedoni. L’ultimo investimento si è verificato una decina di giorni fa a Largo Valtournanche, zona Prati Fiscali, in cui un pedone di 87 anni è stato travolto da una moto. Il motociclista si è fermato a prestare soccorso all’anziano, le cui condizioni però sono apparse subito critiche. Inutile l’intervento dell’ambulanza: l’uomo è morto sul posto.
Pierluigi Cordellieri, docente di psicologia presso la Pontificia Università Auxilium e membro della Consulta cittadina della Sicurezza Stradale di Roma Capitale, ha spiegato che «gli incidenti stradali rappresentano una grave e permanente emergenza sociale». Dalle ricerche condotte dalla Consulta, è emerso in modo chiaro come il “fattore umano” sia l’elemento di maggiore incidenza all’origine di un incidente stradale. Tra le prime tre cause di incidenti, infatti, vi sono comportamenti non corretti alla guida – precisamente il mancato rispetto delle regole di precedenza -, la guida distratta (uso dei cellulari) e infine la velocità troppo elevata. Tutti elementi perfettamente noti a chi guida ogni giorno per le strade di Roma.

 Renato Paone

Renato Paone

Nato a Carpi (Mo) il 16 luglio 1986, si è laureato in Scienze Storico–Religiose presso La Sapienza di Roma. Nel 2007 ha iniziato a collaborare con il quotidiano “Il Corriere Laziale” ottenendo, al termine del biennio, il tesserino da pubblicista. Ha proseguito la sua attività giornalistica scrivendo su alcune riviste on line, interessandosi prevalentemente di politica estera, Medio Oriente, Asia e Africa, e pubblicando il suo primo libro, “Jihad e Stampa Cattolica”, nel settembre del 2013.