Tsunami Grillo: “Se si torna alle urne ci prendiamo la maggioranza assoluta”

“ Non faremo inciuci e inciucini. Siamo il primo partito e lo siamo diventati in tre anni e tre mesi”. Beppe Grillo parla sempre attraverso il suo luogo d’elezione, il blog del movimento 5  Stelle di cui è leader, la piazza virtuale in cui è iniziato il suo tsunami. Così il comico genovese, vero vincitore di queste elezioni benché non candidato, ha ribadito l’intenzione di non coalizzarsi. Non manca mai l’ironia nei suoi commenti: la speranza sui 162 posti in Parlamento è che siano “nelle file dietro per dare scappellotti a tutti” . Le sue dichiarazioni arrivano dalla villa di Sant’Ilario, a Genova, da dove ha assistito alle operazioni di spoglio, mentre gli exit poll rivelavano consensi crescenti al suo movimento. In quelle ore non riuscivano a trattenere l’esultanza gli attivisti che sui social network, a risultati provvisori, già parlavano di “prendere Roma” e di diventare “l’ago della bilancia”.
A dispetto della deriva antidemocratica che qualcuno imputa al movimento, Alessandro Di Battista, deputato dei grillini alla Camera, dice “Sono contentissimo perché stiamo respirando di nuovo la democrazia in Italia”. Rivendica inoltre una certa autonomia rispetto al leader: “E’ il nostro megafono, senza di lui non saremmo qui, ma siamo autonomi”.
Marta Grande, che sarà probabilmente la più giovane parlamentare con i suoi 25 anni, crede che, se si dovesse tornare al voto, i Cinque Stelle sarebbero la maggioranza assoluta nel Paese. “Risultato incredibile, da lacrime agli occhi, oltre le più rosee aspettative” commenta Massimo Bugani, capogruppo del movimento in Comune a Bologna. Una felicità che accresce quanto più si allontana il pericolo che Giovanni Favia, ex grillino ora passato allo schieramento di Ingroia, vada in consiglio regionale.
A sostegno di Grillo è intervenuto nel corso della campagna il premio Nobel Dario Fo, che ha parlato del risultato del movimento come di una “vittoria dei giovani” aggiungendo che “ora bisogna abituare la gente a ragionare con la sua testa”. Molte anche le preoccupazioni, prima che degli altri schieramenti in gioco dei cittadini che non l’hanno votato, che parlano di “scappare dall’Italia”.
Il grande interrogativo di oggi, di fronte all’estrema frammentazione uscita dalle urne, è se il vento di cambiamento che molti hanno ravvisato nel movimento Cinque Stelle saranno davvero in grado di portarlo questi nuovi parlamentari . “Faremo tutto ciò che abbiamo detto”, afferma Grillo. Che, però, rimarrà dietro le quinte.

Alessandra D’Acunto