HomePolitica La maggioranza del Pd potrebbe ribellarsi a Renzi: intesa Orlando-Franceschini

La maggioranza del Pd
potrebbe ribellarsi a Renzi
Intesa Orlando-Franceschini

I ministri: linea unanime o alternativa

D'accordo Cuperlo e Martina

di Rossella Melchionna08 Febbraio 2017
08 Febbraio 2017

Tensione alta, nel Partito democratico, sulla contesa direzione. La maggioranza interna, difatti, per la prima volta si allontana dal segretario  Matteo Renzi per dare il via a una nuova possibile “intesa”. Quella ideata da Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali, e da Andrea Orlando, ministro della Giustizia. Il nocciolo della questione è chiaro: non è detto che, in caso di elezioni anticipate, il candidato del Pd sia Renzi.

L’idea è in circolazione da ieri sera, dopo una serie di incontri avvenuti a Montecitorio. Il fine è quello di bloccare l’ex premier, il quale sarebbe disposto, in caso di votazioni a giugno, a dire sì al premio di maggioranza per la coalizione. Ad affiancare i due ministri ci sarebbero anche Maurizio Martina – ministro delle Politiche agricole – e Gianni Cuperlo.

Ma Renzi non teme il confronto: «In direzione ci sarà da divertirsi», dice a uno dei suoi. Lasciando intendere che, qualora non si votasse in estate, anticiperebbe il congresso. Convocandolo, addirittura, a giugno o in autunno, tra settembre e ottobre.

L’ultimatum dei big del partito, ad ogni modo, è stato lanciato. Ora, tocca al segretario concordare con la linea della maggioranza interna. Altrimenti, questa potrebbe candidare Andrea Orlando alla segreteria. Quest’ultimo, secondo un sondaggio della Swg commissionato dallo stesso Renzi, in uno scontro alle primarie con il segretario in carica si attesterebbe al 18%, mentre l’ex presidente del Consiglio raggiungerebbe l’82% dei consensi.

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