Un trattore del presidio organizzato da Riscatto Agricolo a Valdichiana. | Foto Ansa

La marcia degli agricoltori minaccia la Capitale"Non durerà solo un giorno"

Riscatto Agricolo: "Venerdì il corteo" I manifestanti puntano a Sanremo

ROMA – Il vento delle proteste degli agricoltori arriva nella capitale. Salvatore Fais, del movimento Riscatto Agricolo, ha annunciato l’idea di indire una manifestazione per venerdì 9 febbraio a Roma “con un corteo che attraverserà la città”. Intanto, da lunedì  mattina circa 250 trattori hanno cominciato a spostarsi verso la Cassia per raggiungere il presidio allestito in Via Nomentana. Molti provengono da Foiano della Chiana, il comune in provincia di Arezzo dove per sette giorni i manifestanti hanno organizzato i blocchi del casello Valdichiana dell’autostrada A1. Entro sera, secondo Fais, si attendono circa “seicento-settecento mezzi”. 

Quello di Roma Nord non è l’unico punto di incontro degli agricoltori in città. Alcuni provenienti da Frosinone e Latina si ritroveranno a Cecchina. A dirlo è Danilo Calvani, leader del Comitato degli Agricoltori Traditi (C.R.A.), secondo cui non sono esclusi problemi logistici perché sono in arrivo “almeno 2mila mezzi e le persone molte di più”. L’obiettivo è “accerchiare” Roma e “non per un solo giorno”, ha spiegato Calvani in un’intervista al quotidiano La Stampa, pur assicurando di non voler bloccare il traffico. 

Le proteste, però, non si limitano alla capitale ma continuano a infiammare tutta Italia, da Nord a Sud. A Manfredonia, in Puglia, un gruppo di agricoltori si è riunito nella zona del porto dopo aver saputo di un carico di grano proveniente dalla Turchia per via mare. A Rovigo, invece, i manifestanti si sono dati appuntamento davanti alla Fiera, per un corteo destinato a culminare nel centro città. Trovando, peraltro, l’attenzione dell’assessore al Territorio della Regione Veneto che ha visitato il presidio. 

L’obiettivo degli agricoltori è riuscire a raggiungere il Festival di Sanremo. Alcuni organizzatori hanno chiesto ad Amadeus di essere ospitati sul palco dell’Ariston per “portare all’attenzione di tutti la protesta di tante persone”. 

A nulla è servito, quindi, l’intervento del governo che ha deciso di aumentare i fondi del Pnrr destinati all’agricoltura da 5 a 8 miliardi. Gli agricoltori continuano a opporsi alle regole comunitarie europee, contro cui si è scagliato anche il vice-premier Matteo Salvini per il quale occorre “costringere la Commissione Europea a fermarsi su alcune follie”.

Chiara Esposito

Nata a Napoli. Laureata in Archeologia, storia dell'arte e scienze del patrimonio culturale presso l'Università Federico II e in Editoria e Scrittura alla Sapienza. Aspiro a diventare giornalista professionista.