Sparatoria di Fidenecontestata la premeditazioneall'uomo arrestato

Riunito il comitato per la sicurezza Frattasi: "Stretta sui poligoni di tiro"

La strage del condominio di Fidene, quartiere a nord-est di Roma, “è stata premeditata e il killer voleva fuggire”. È l’accusa mossa dal pubblico ministero, Giovanni Musarò, a Claudio Campiti, l’uomo di 57 anni che ieri ha ucciso tre donne e ferito altre quattro persone, di cui una gravemente, con colpi d’arma da fuoco durante una riunione di condominio. Quando è stato fermato l’uomo aveva con sé ben 170 proiettili, un secondo caricatore, ma anche un passaporto, uno zaino pieno di abiti e seimila euro in contanti. Tutti indizi che fanno pensare al pm che Campiti, oltre ad aver premeditato la strage, volesse scappare all’estero.

Le voci dei testimoni

Drammatiche le testimonianze dei sopravvissuti alla strage, come quella di Giovanni che ha raccontato: “È entrato, ha chiuso la porta alle sue spalle, ha tirato fuori la pistola e io ho pensato che volesse minacciarci. Invece ha subito fatto fuoco contro la prima donna seduta al tavolo della presidenza, poi la seconda, la terza. Una cosa tremenda. Qualcuno gli è saltato addosso, io sono corso ad aprire la porta per far uscire tutti”.

Un “uomo strano” e il mistero del poligono di Tor di Quinto

Di Campiti si dice che fosse un uomo solitario, strano, dalle tendenze nazi-fasciste, come si nota sul suo profilo Facebook, e la cui vita è stata segnata dalla perdita del figlio nel 2012, morto sulle piste da sci. All’uomo era stato negato il porto d’armi a seguito delle numerose liti e minacce degli anni scorsi. Tuttavia, Campiti è riuscito comunque a procurarsi l’arma, una Glock semiautomatica, sottraendola al poligono di tiro di Tor di Quinto, locale ora posto sotto sequestro dalle autorità.

Il prefetto Frattasi: “Stretta sui poligoni di tiro”

A seguito della strage di ieri, oggi è stato convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale hanno partecipato il questore di Roma, Carmine Belfiore, il sindaco Roberto Gualtieri, il prefetto Bruno Frattasi, il comandante provinciale dei Carabinieri di Roma, Lorenzo Falferi, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gavino Putzu. Al termine della riunione il prefetto ha dichiarato che presto “verrà programmata una stretta sui poligoni di tiro per verificare la regolarità della conduzione di queste strutture”.

Nella foto in alto: il sindaco di Roma Gualtieri con il questore Belfiore e il prefetto Fratassi. Foto Ansa

Antonino Casadonte

Mi chiamo Antonino Casadonte e vengo da Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Lingue, Letterature comparate e Traduzione interculturale all'Università di Perugia. Oltre ad essere un esperto di lingue, letterature e culture, sono un grande appassionato di giornalismo e di calcio. Per questo motivo, nel futuro sogno di coniugare le mie due passioni e di diventare giornalista sportivo.