L'Accademia di S. Ceciliainaugura la "Stagione Russa"Nuova opportunità di dialogo

Boschi: "Italia è partner culturale" ma non mancano le polemiche

All’indomani del dibattito sulle possibili interferenze russe sul voto italiano, si torna a parlare di “contaminazione”, ma questa volta è il mondo della musica ad essere il protagonista. All’Auditorium di Roma infatti si è inaugurata ieri “Russian seasons”, la stagione russa, che coinvolgerà per il 2018 quaranta città italiane e 255 eventi organizzati, tra concerti, balletti, prosa e folclore.

Alla cerimonia hanno partecipato la vicepresidente del governo della Federazione Russa Olga Golodets, insieme alla sottosegretaria Maria Elena Boschi, invitate sul palco dell’auditorium dal Presidente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia Michele Dall’Ongaro.

“Russian Seasons” è un evento significativo che apre nuove opportunità per il dialogo interetnico e mostra come la cultura sia il vero Ambasciatore del Mondo. “La Russia e l’Italia sono legate da molti anni in ogni campo, tra affari e progetti umanitari. Da tempo sono ormai frequenti gli incontri tra i capi di stato di queste due Nazioni”, ha sostenuto ieri la vicepresidente russa Olga Golodets.  “L’Italia infatti è per la Russia uno dei partner economici tra i più importanti”, ha concluso la vicepresidente. Parole simili quelle della sottosegretaria Maria Elena Boschi. La Boschi auspica che questa stagione possa aprire “la via a nuovi progetti comuni che aiutano i nostri popoli ad avere una maggiore conoscenza della nostra cultura”, ha detto la sottosegretaria.

Dopo la cerimonia di apertura del Festival si è tenuto il concerto dell’Orchestra del teatro Mariinskij di San Pietroburgo, diretto da Valery Gergiev, che ha portato sul palco la Sinfonia n.1 “Sogni d’inverno” e la Sinfonia n.6 “Patetica” di Petr Il’ic Chajkovskij. È quest’ultima composizione forse la più significativa di uno dei più romantici dei compositori russi dell’Ottocento. La “Patetica” infatti si intreccia con la morte di Chajkovskij, avvenuta per sua volontà, nove giorni dopo la prima esecuzione.

Ma prima di lasciar spazio alla musica, ecco che il piano politico è quello culturale tornano a confondersi di nuovo. Tra la platea di un pubblico illustre – tra questi, anche l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appassionato di musica classica – non è mancato chi ha rotto il silenzio, urlando alla sottosegretaria Boschi “Vergogna!”.

Michela Eligiato

Nata a Potenza il 31/07/92. Ha conseguito la laurea triennale presso la Lumsa in Scienze Umanistiche. Ha inoltre conseguito la laurea magistrale in Editoria e Scrittura alla Sapienza, con votazione 110/110 e lode. È iscritta dal 2014 nell’elenco dei Pubblicisti dell’ordine dei giornalisti della regione Basilicata.