ENNA – Potrebbe non essere suicidio. Si riapre il caso di Larimar Annaloro, giovane studentessa trovata impiccata a Piazza Armerina. I risultati dell’autopsia aprirebbero una nuova pista, quella dell’omicidio (o del femminicidio). Sul corpo della vittima sono stati trovati dei segni causati da delle corde in parti ritenute “anomale” per un suicidio, inoltre, l’osso cervicale non era spezzato. La ragazza pur non avendo le mani legate non avrebbe provato a slegare le altre parti del corpo.
La madre non ha mai creduto al fatto che la figlia si sia tolta la vita da sola, tre giorni dopo dal ritrovamento ha dichiarato: “L’ho trovata impiccata. Era in ginocchio tutta legata, ma una bambina come fa a legarsi fino ai piedi?”.
La procura dei minori di Caltanissetta continua a indagare sulla scia dell’istigazione al suicidio, che sarebbe avvenuto in seguito alla condivisione non consensuale di materiale intimo della giovane donna. A otto compagni di scuola della vittima sono stati sequestrati i cellulari.