Libération e Faz travolti dalla crisi: a casa 90 giornalisti

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La crisi del mercato editoriale ha colpito anche due colossi come Libération e il Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il quotidiano francese, fondato nel 1973 dal filosofo esistenzialista Jean-Paul Sartre, ha deciso di ripianare i buchi di bilancio con una pesante ristrutturazione che prevede il licenziamento di 93 unità tra cui 50 giornalisti. La sede storica del giornale, situata nel centro di Parigi, verrà venduta e la redazione si trasferirà nella periferia della capitale francese. Non sono bastati, dunque, i 18 milioni di euro di aiuti che “Libé” aveva ricevuto a luglio, evitando la bancarotta. Attualmente il quotidiano accumula perdite pari a 22mila euro al giorno, un ritmo insostenibile per gli azionisti che secondo il piano di riassetto prevedono di tornare a creare utili già dal 2015. I giornalisti, che passeranno da 180 a 130, attraverso un comunicato diffuso dal comitato di redazione hanno fatto sapere di aver preso atto con rassegnazione della grave situazione che vive il giornale. I redattori che rimarranno, per farlo dovranno sottoscrivere un nuovo contratto. La redazione cartacea e quella web verranno unite in una sola struttura e dovranno lavorare all’unisono. L’intento è quello di implementare una fruizione multimediale dei contenuti, con largo spazio lasciato alle dirette. Il direttore del giornale, Laurent Joffrin, attraverso un editoriale intitolato “Ai nostri lettori”, si è detto fiducioso sul futuro del giornale: «Libération deve affrontare una nuova prova, dolorosa e necessaria. Ma questa sarà anche l’occasione per aprire un nuovo capitolo della sua storia».

Quando i conti sono in rosso, la scelta privilegiata dagli editori è quella di ridurre i costi, alleggerendo la struttura editoriale delle testate. La strada intrapresa da Libération è la stessa che ha deciso di seguire il Frankfurter Allgemeine Zeitung. Il giornale tedesco, da sempre critico osservatore della realtà politica e culturale tedesca, ha deciso di licenziare 200 dipendenti tra i quali 40 giornalisti. Nell’arco di tre anni verrà dismesso il 10% della redazione con un risparmio previsto di oltre 20 milioni di euro. La tiratura del quotidiano francofortese è scesa nel tempo, passando dalle 400mila copie del 2005 alle attuali 300mila. Pragmatica la spiegazione del direttore Thomas Lindner: «Abbiamo bisogno di maggiore flessibilità per garantire lo sviluppo di nuovi contenuti e per le future strategie della nostra azienda».    

Valerio Dardanelli       

Valerio Dardanelli

Classe 1988, romano, appassionato di cinema da sempre, ha assecondato questo interesse laureandosi alla Lumsa in Scienze della Comunicazione con una tesi incentrata sull’evoluzione etica del genere western dalle origini a oggi, ripercorrendone le tappe più significative fino all’attuale declino. Ha collaborato con vari siti e riviste d’informazione sportiva e cinematografica. Con la sua Canon in spalla ha seguito diverse edizioni degli Internazionali di tennis, il suo secondo amore.