La “grande bellezza” di Matera, eletta Capitale Europea della Cultura 2019. Premi di consolazione per le altre città

matera-2019Matera è stata designata come Capitale Europea della Cultura 2019 battendo in maniera piuttosto netta le altre candidate italiane: Perugia, Assisi, Ravenna, Siena, Lecce e Cagliari. Sette voti su tredici per il capoluogo di provincia lucano che è risultato il miglior connubio tra partecipazione della città e dei cittadini, buona governance e retaggio futuro previsto secondo una giuria composta da sei italiani e sette stranieri.

La città ha naturalmente salutato con grande entusiasmo la decisione della giuria. Migliaia di persone si erano riunite di fronte ad un maxischermo istallato a Piazza San Giovanni, in pieno centro storico, e la gioia è stata smisurata quando è arrivato il verdetto. “Sono cinque anni che lavoriamo a progetti straordinari – ha dichiarato il sindaco Salvatore Adduce – siamo il malleolo dello stivale, generalmente ritenuto una zona poco ospitale ma abbiamo sconfitto questa diceria e ora possiamo essere un esempio per il sud, per l’Italia e un’offerta per l’Europa”.

Felicitazioni sono arrivate anche dai vertici europei. “Sono certa che Matera attirerà ancora più visitatori dall’Europa e da tutto il mondo – ha detto Androulla Vassiliou, Commissario Europeo alla Cultura – spinti dal desiderio di scoprire la città e la sua storia e di apprezzare la varietà culturale che rappresenta uno dei punti di forza del nostro continente”.

La città dei sassi affianca così la città bulgara di Plovidiv, anch’essa designata come epicentro culturale europeo per il 2019. Un’occasione da non perdere per una città, per una regione troppo spesso ai margini delle tematiche italiane e di conseguenza di quelle europee. Un’iniezione di fiducia per uno dei posti più magici della penisola, un paesaggio fatto di tante storie diverse che dall’età del bronzo popolano quelli che dal 1993 sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco: i sassi e il parco delle Chiese Rupestri.

Ma allo stesso tempo un luogo fatto di contraddizioni, di mancanza di infrastrutture, collegamenti. Come non far presente l’assenza di una vera e propria stazione in città, esempio unico per una provincia. L’occasione è ghiotta, si parla di cifre importanti che arriveranno a Matera in questi anni: 30 milioni di euro quelli stimati ma c’è chi azzarda e parla anche di 60 milioni di euro pronti ad irrorare la macchina organizzativa per il 2019.

Gli elementi per far bene ci sono tutti: dall’entusiasmo dei cittadini al pieno coinvolgimento delle istituzioni, dalla grande proposta culturale già presente alla voglia di rivalsa di un territorio troppe volte bistrattato, troppe volte sottovalutato, troppe volte ai margini delle luci della ribalta e che ora, invece, indosserà l’abito del protagonista non solo in Italia ma in tutta Europa.

Mario Di Ciommo

Mario Di Ciommo

Nato a Venosa nel 1990 cresce a Lavello, in Basilicata. Dopo aver ottenuto il diploma presso il Liceo Classico V Orazio Flacco, frequenta a Roma l’università SSML Gregorio VII conseguendo, nel 2011, la laurea in mediazione linguistica. Redattore dal 2011 presso Nextmediaweb, nel 2013 ottiene il titolo di giornalista pubblicista. Amante dei viaggi, tra le sue passioni ci sono anche la geografia e lo sport.