HomeCronaca Maltempo, nel 2018 in Italia 148 eventi estremi. Il bilancio è di 32 vittime

Maltempo, nel 2018 in Italia
ben 148 eventi estremi
Il bilancio è di 32 vittime

Presentato il rapporto di Legambiente

sull'impatto dei cambiamenti climatici

di Andrea Murgia19 Novembre 2019
19 Novembre 2019

Gli ultimi giorni hanno mostrato in Italia gli enormi danni del maltempo. Nel 2018 il Paese è stato colpito da 148 eventi estremi, che hanno causato 32 vittime e 4.500 sfollati. Un dato in crescita negli ultimi cinque anni.
A renderlo noto è il rapporto 2019 dell’Osservatorio di Legambiente sull’impatto dei mutamenti climatici in Italia, presentato questa mattina a Roma, che analizza dove e come questi fenomeni sono avvenuti, quali caratteri hanno assunto e potrebbero assumere in futuro.
Il rapporto mette al centro le aree urbane perché sono quelle più a rischio per le conseguenze dei cambiamenti climatici e quelle dove vive la maggior parte della popolazione. In queste zone ci sono stati infatti 211 casi di allagamenti da piogge intense e 75 esondazioni fluviali dal 2010 a oggi. La frequenza e l’intensità dei fenomeni meteorologici estremi è aumentata e si alterna a periodi di lunga siccità.
I danni dipendono dal mutamento del territorio, causato dal consumo di suolo e dall’impermeabilizzazione delle aree urbane realizzato negli ultimi 70 anni.
Nelle città italiane aumenta sempre più la temperatura media con picchi a Milano (+1,5 gradi), Bari (+1) e Bologna (+0,9) a fronte di una media nazionale di + 0,8 gradi tra il 2001 e il 2018.
In uno scenario di cambiamenti climatici così estremi, l’accesso all’acqua può diventare problematico a causa dei lunghi periodi di siccità, in particolare al Sud. Nel 2016 in Italia il 9,4% delle famiglie ha lamentato irregolarità nell’erogazione dell’acqua.
Inoltre, le aree urbane costiere rischiano di subire rilevanti danni e di scomparire con l’innalzamento del livello dei mari. Nel nostro Paese sono 40 quelle a maggior rischio.
Ma in che modo l’Italia si sta attrezzando per far fronte ai nuovi scenari? L’ultimo piano è del 2019 e si chiama “Proteggi Italia”, ma Legambiente ritiene l’approccio troppo emergenziale per i molti soldi destinati ai danni e le poche risorse per la prevenzione. La soluzione è un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Sono 17 i Paesi europei – sottolinea Legambiente – che hanno adottato un piano e l’Italia non è tra questi.

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